Un nuovo parcheggio interrato a due piani e un giardino con alberi e panchine per passeggiare e contrastare il caldo. Saranno trasformate così le piazze Franklin Delano Roosevelt e Galileo Galilei, di fianco a Piazza Maggiore e Palazzo d’Accursio. Oggi queste due aree centralissime sono dedicate in gran parte al parcheggio, ma l’obiettivo del Comune è metterle a disposizione dei pedoni. Per farlo, ha indetto una gara che è stata vinta da un raggruppamento temporaneo di professionisti che ora hanno sei mesi di tempo per produrre il progetto di fattibilità.

La proposta scelts consiste nella realizzazione di un parcheggio sotto piazza Roosevelt dalla capienza di almeno 230 tra auto e moto (pari ai posti attuali disponibili in superficie) con la possibilità di aumentare il numero per compensare la sosta che verrà persa con la realizzazione della nuova linea del tram. Gli stalli saranno una parte riservata agli enti che hanno sede nelle vicinanze, mentre i restanti saranno a disposizione dei cittadini.

A questo si aggiunge la creazione di una grande area verde fruibile da parte dei cittadini. Il disegno di progetto, non ancora definitivo, prevede un prato con alberi e panchine proprio al centro della piazza. L’idea è di spostare nella struttura a due piani anche la sosta dei mezzi della questura, che attualmente sfruttano gli spazi di piazza Galileo Galilei, che verrà così riqualificata. La spesa complessiva dell’intervento è stimata per 15 milioni di euro, risorse che il Comune dovrà trovare dopo la presentazione dello studio di fattibilità. Nel mentre partirà il confronto con gli ‘inquilini’ delle due piazze e con la Soprintendenza per l’aspetto paesaggistico e di beni culturali: “Un anno e mezzo di tempo e poi l’apertura del cantiere è l’ipotesi migliore”, spiega l’assessora alla Mobilità Valentina Orioli.

Tra i 14 raggruppamenti che hanno partecipato alla gara – finanziata con 740mila euro del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per opere complementari all’infrastruttura tranviaria – è stata scelta l’ipotesi più convincente, continua Orioli: “Con il cambiamento climatico è sempre più palese come ci sia necessità di dotare anche le aree del centro di aree verdi che siano dei rifugi climatici oltre a luoghi di socialità. Non è in atto una guerra alla sosta: è normale che quando una città intraprende un determinato percorso di mobilità insieme a un’infrastruttura tranviaria, anche l’offerta dei parcheggi si trasforma di conseguenza”.