Una nuova bicicletta bianca è apparsa questa mattina a Bologna, posizionata all’angolo tra via Toscana e via della Foscherara. Simbolo silenzioso ma potente, la bici ricorda il dentista di 64 anni travolto e ucciso a fine novembre da un camion di Hera mentre effettuava una svolta a destra.
“La dinamica di questi incidenti è sempre la stessa: l’angolo cieco, ovvero la mancanza parziale di visuale da parte dei conducenti di mezzi pesanti,” sottolinea la Consulta comunale della bicicletta, che da anni si batte per una maggiore sicurezza
Per risolvere il problema dell’angolo cieco, esistono sensori specifici che, spiega la Consulta, “costano poche centinaia di euro e sono già installati di serie sui veicoli di nuova immatricolazione, ma non sono obbligatori per i mezzi già in circolazione.” La Consulta chiede al Comune di Bologna di seguire l’esempio di Milano, dove l’installazione di questi dispositivi è obbligatoria per i mezzi pesanti, come quelli di Hera e Tper.
L’appello della Consulta comunale della bicicletta rappresenta un invito a ripensare la sicurezza stradale e a investire in soluzioni concrete. Sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni è fondamentale per garantire che nessuna vita venga spezzata inutilmente.
Bologna può e deve diventare un modello di mobilità sicura, dove ogni utente della strada – che sia un ciclista, un automobilista o un pedone – possa muoversi senza paura. La bicicletta bianca, simbolo di memoria e speranza, ci ricorda che la sicurezza è un diritto di tutti.
Fonte: Bologna today