L’obiettivo è firmare almeno cento accordi che incentivino l’uso del trasporto pubblico negli spostamenti casa-lavoro in altrettante aziende bolognesi, entro la fine dell’anno. Con due modelli a cui ispirarsi: la Gd e la Ducati Motor, che si trovano sul tragitto della linea rossa del tram.

Dal 2019 in Gd esiste un’intesa grazie alla quale un centinaio di dipendenti posseggono un abbonamento parzialmente o totalmente a carico del datore di lavoro. Sei mesi fa in Ducati, con il rinnovo dell’integrativo, è stata ottenuta un’agevolazione del 35% per l’acquisto dell’abbonamento, associata a convenzioni per bike e car sharing.

A mettere sul piatto le due modalità virtuose di favorire la mobilità green, e siglate unitariamente da Fiom-Fim-Uilm, è il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, che oggi mercoledì 26 febbraio sarà collegato, con i colleghi Cisl Enrico Bassani e Uil Marcello Borghetti, con il Tavolo del Patto per il lavoro e per il clima in cui si discuterà anche dell’aumento del biglietto del bus e della sosta deciso dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore. L’obiettivo è cercare di non far pagare gli aumenti a lavoratrici e lavoratori. «In attesa di costruire insieme riduzioni ad hoc per gli utenti più deboli — spiega —, stiamo studiando gli accordi di mobilità sostenibile già praticati con Tper e scandagliando le richieste avanzate dai lavoratori. Se nelle industrie è auspicabile procedere tramite contrattazione collettiva, con gli enti bilaterali si potrebbero firmare intese di settore per i dipendenti di artigianato, commercio e turismo».

Le due intese pilota sono semplici da replicare. «L’accordo siglato in Gd è stato rallentato dal Covid — tira le fila il delegato, Francesco Manfredi —, ma le azioni partorite dal tavolo tecnico istituito col responsabile delle risorse umane, Mario Morgese, cominciano a funzionare: un contributo aziendale per l’acquisto di un abbonamento annuale con una quota a carico del lavoratore pari al 30% del costo complessivo per il primo anno, che passa al 20% per il secondo anno e totalmente azzerata a partire dal terzo, e l’utilizzo di un’applicazione per smartphone, non ancora operativa, che consentirà di premiare chi fra casa e lavoro sceglie di andare a piedi, in bici, autobus, treno o car pooling. Al raggiungimento di 2.000 punti si otterranno 200 euro in buoni sconto per spostamenti sostenibili».

In Ducati, l’operatività dell’intesa di mobility management sarà operativa ad aprile: «Da marzo i lavoratori potranno accedere tramite un link alla convenzione con Tper per l’acquisto degli abbonamenti annuali per bus o treno con un’agevolazione del 35% — precisa il componente della segreteria Fiom, Mario Garagnani —: Tper copre fino al 15%, il resto lo mette l’azienda. Stimiamo che almeno il 20% del personale aderirà». Garagnani segnala, infine, un’altra prassi virtuosa adottata in Lamborghini per ridurre l’uso dell’auto: «Da un anno esiste una navetta che copre la distanza fra la stazione di Persiceto e lo stabilimento di Sant’Agata».

fonte: Corriere.it