Doveva essere un plebiscito, o almeno così l’avevano presentato le opposizioni in consiglio comunale. E invece è stato un flop, clamoroso se si guarda ai numeri. Sulle 9.000 firme necessarie per il referendum contro “ Città 30”, il centrodestra è riuscito a metterne assime solo 3.500, poco più di un terzo di quelle che sarebbero servite.

Niente referendum, dunque, dopo che per due volte i garanti di Palazzo d’Accursio hanno ammesso il quesito. Dopo il primo via libera, infatti, i promotori hanno fatto ripartire l’iter per non dover raccogliere le firme in estate. Mossa che però non è bastata, visto che il traguardo è rimasto lontano. Eppure ci hanno provato, con tanto di banchetti ad ogni angolo della città a cui hanno preso parte anche parlamentari, e persino delle raccolta firme porta a porta ( ideata Matteo Di Benedetto), ma niente. “ Bologna 30”, evidentemente, non dispiace.

fonte: Repubblica