Il gruppo di esperti e tecnici “Visione 30” (www.visione30.it), che nelle scorse settimane ha promosso la lettera aperta al Ministro Salvini sulla Direttiva sui 30 km/h nelle città, sulla riforma del Codice della strada e sul decreto ministeriale autovelox, esprimendo grande preoccupazione ha trasmesso due richieste ufficiali di incontro, una al Ministro dei trasporti Matteo Salvini e l’altra al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro.

Nel frattempo, la lettera aperta, lanciata lo scorso 1° febbraio, ha raggiunto quasi 350 adesioni fra docenti e ricercatori universitari, pianificatori, progettisti e gestori nei settori dell’urbanistica, dell’ingegneria dei trasporti e della salute pubblica, oltre che di professionisti nel mondo legale ed educativo, in ambito sia pubblico che privato, e ha ottenuto anche l’adesione delle principali 18 Associazioni e Fondazioni di familiari di vittime sulla strada.

Nel messaggio che accompagna la richiesta di incontro a Salvini e Decaro si legge tra l’altro:

“Abbiamo ritenuto necessario chiedere un ripensamento rispetto alle politiche recentemente adottate dal MIT. Siamo in particolare estremamente preoccupati per le azioni intraprese per contrastare il diritto degli Enti Locali di abbassare il limite di velocità sulle strade urbane nel modo ritenuto più adeguato, così come per alcune delle modifiche al Codice della Strada che saranno prossimamente sottoposte alla discussione e approvazione parlamentare nonché per le nuove normative proposte sul tema del telecontrollo delle velocità. Riteniamo infatti che queste proposte nel loro insieme comportino l’allontanamento dell’Italia dalle scelte attuate da tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e dalla comunità internazionale e che rendano non perseguibile l’obiettivo sottoscritto in sede europea e ribadito dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale redatto dallo stesso MIT di dimezzamento del numero di vittime della strada tra il 2020 e il 2030. Vi chiediamo pertanto di volerci accordare un incontro nel corso del quale approfondire gli aspetti che riteniamo maggiormente critici e illustrarVi il contenuto delle proposte operative da noi avanzate”.

Fonte: Il Comitato promotore “Visione 30”