Grazie a un aggiornamento del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile 2019-2033, sarà possibile acquistare 13 mezzi elettrici per il progetto Metrobus San Donato (Bologna-Baricella).
Il Piano nazionale ha come obiettivo il rinnovo del parco autobus adibito al trasporto pubblico locale con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni, ricorrendo a tecnologie innovative.
Per il rinnovo del parco mezzi, il Piano nazionale ha destinato all’area metropolitana bolognese 39,4 milioni di euro, di cui 5,3 nel quinquennio 2019-2023 e 34,1 ripartiti nei successivi due quinquenni 2024-2028 e 2029-2033.
L’aggiornamento del Piano nazionale, intervenuto a fine 2023, ha in particolare dato la possibilità di acquistare mezzi ad alimentazione elettrica anche per il servizio extraurbano. La Città metropolitana ha dunque negoziato con Tper la rimodulazione del piano di acquisti 2024-2033, per inserire i mezzi elettrici utili alla realizzazione del Metrobus, già oggetto di progettazione di fattibilità tecnico-economica. L’1 agosto scorso Tper, a seguito di una interlocuzione che ha visto la partecipazione anche dell’agenzia per la mobilità bolognese SRM, ha inviato a Città metropolitana una proposta finale di rimodulazione del piano di acquisti. Il Piano di Investimenti rimodulato prevede quindi nel secondo e terzo quinquennio l’acquisto di 57 mezzi:
– 13 bus elettrici per il servizio Metrobus extraurbano
– 28 bus a metano per il servizio extraurbano
– 16 bus idrogeno e relativa infrastruttura, per il servizio urbano.
Soddisfatta Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità sostenibile e al Trasporto pubblico locale integrato: “La nuova composizione del parco mezzi non solo è decisamente più ecologica, ma risponde coerentemente al PUMS e alle nuove progettualità dell’Ente che puntano, attraverso il Metrobus, a dotare anche gli assi extraurbani di un sistema di trasporto collettivo più capiente ed efficiente. I Metrobus stanno rivoluzionando le medie distanze e saranno la soluzione per la mobilità pubblica dei comuni di cintura, rendendo più semplice l’accessibilità su Bologna e con tempi più contenuti”.