« Non è così che devono andare le cose » , si è di fronte a « una nuova terribile fase di violenza stradale a Bologna » . Dopo l’investimento di un ciclista in via Zanardi, nel pomeriggio del Primo maggio, torna a far sentire la sua voce Bologna30, la rete di una quarantina di associazioni che ha spinto dal basso perché questa diventasse una Città 30.

E che dopo i numeri positivi del primo anno di vita del provvedimento tallona insistentemente il Comune perché sia completato anche a livello strutturale, con strade che portino fisicamente a rallentare.

« Un nostro concittadino è in prognosi riservata dopo essere stato investito sull’attraversamento ciclabile di via Zanardi da un furgone che ha svoltato a sinistra senza rispettare la precedenza. È solo l’ultimo caso di una sequenza di incidenti gravi, che purtroppo sono ricominciati a crescere dopo il traguardo del primo anno di Città30 e richiedono una risposta forte e urgente del Comune».

Bologna30 ricorda che nelle due settimane precedenti « sono finiti in codice di massima gravità una signora anziana, travolta da un motociclista sulle strisce pedonali in via Toscana, e un signore in bicicletta, investito da un automobilista a un incrocio sui colli».

Per i promotori «Città30 richiede cura e impegno continuo da parte di tutti, cittadini e amministrazione.Chiedono quindi «la riattivazione dei controlli di polizia locale con telelaser e infovelox su tutte le principali vie a 30 km/h e con interventi fisici per rallentare e mettere in sicurezza le strade più pericolose » .

Serve, ripete ancora una volta Bologna30, intervenire «nelle strade in cui dati e residenti denunciano da tempo la pericolosità, a partire da Murri e Massarenti», con «dossi, attraversamenti e incroci rialzati con pendenza elevata per costringere auto e moto ad andare più piano. Chiediamo ci si attivi ora e subito», è l’appello di Bologna30 al Comune, «ogni ritardo potrebbe costare altrimenti nuove vite. Non possiamo più permettercelo».

Intanto Il cantiere del tram sbarca sui viali e la circolazione va in tilt. Nonostante fosse annunciato da giorni, l’arrivo dei lavori della Linea rossa tra via Saffi e porta San Felice ha provocato lunghe file di veicoli, colonne di autobus. Un lunedì nero per la circolazione. Ma i disagi proseguiranno sino al termine del cantiere, previsto a luglio.

fonte: Repubblica