Il sindaco Matteo Lepore non ha dubbi: è questa la “rivoluzione del trasporto pubblico nella città di Bologna e nell’area metropolitana”. Va a regime dal 19 settembre la linea passante Porretta-Pianoro, che porterà fino a quattro treni l’ora nel tratto urbano (Casalecchio-Bologna-Pianoro) la frequenza delle corse. La novità della linea Passante Sfm1 ha già dato discreti risultati a luglio, nonostante il servizio non fosse ancora completo a causa di lavori in corso.
Sulla Bologna-Porretta i passeggeri sono cresciuti del 15% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Oltre 32.000 le persone trasportate in più, con un aumento medio giornaliero di 1.400 viaggiatori nei giorni feriali e 1.050 il sabato. E l’incremento maggiore è stato registrato proprio nella tratta metropolitana.
“In pochi minuti – sottolinea Lepore – si attraversa la città di Bologna senza cambiare il treno in stazione. Un’alternativa molto utile per chi vuole andare al lavoro o a scuola, e per chi ha l’abbonamento Tper è anche gratis. Una mobilità alternativa all’auto è possibile, anche per affrontare questa stagione di cantieri”. Però ora “bisogna fare ancora di più, perché più offerta dai più cresce la domanda”. Ed ecco l’appello alla prossima guida della Regione. “Chiediamo- dice il sindaco- di poter coordinare questo servizio insieme alla Regione e Trenitalia Tper, creare un ufficio dedicato e avere una legge regionale che finanzi il trasporto passeggeri su ferro, anche per risolvere le questioni che ci sono sull’Appennino e per i pendolari che vengono dal resto della regione. Siamo disposti anche a investire come città metropolitana di Bologna”.
La consigliera delegata della Città metropolitana Simona Larghetti, anche lei a bordo sul viaggio ‘inaugurale’, evidenzia anche i tempi di percorrenza: 42 minuti per andare da Casalecchio a Pianoro “credo sia un tempo competitivo con qualunque altro mezzo”. Oltre ai quattro treni l’ora che saranno a disposizione degli abitanti dell’area urbana, i vantaggi sono infatti anche per chi vive nell’area metropolitana. “Chi magari vive a Sasso Marconi e deve andare a fare una visita medica al Sant’Orsola – è l’esempio di Larghetti – può scendere alla stazione di San Vitale e in dieci minuti a piedi essere all’ospedale”.
Fonte: Repubblica