Sembra esserci poco da fare e, in un paese che è ancora, a tutti gli effetti, democratico, la libertà individuale è garantita anche dalla scelta del mezzo preferito per spostarsi. I cagliaritani non hanno dubbi, e a certificarlo è l’Osservatorio sulla mobilità urbana sostenibile del Kyoto Club, tra le realtà più rappresentative di tutta Italia.
È stato preso in esame il periodo che va dal 2017 a un anno e mezzo fa: a Cagliari continua ad aumentare il tasso di motorizzazione privata, arrivando nel 2022 a quota 696 auto per mille abitanti, subito dopo Catania, fra le 18 citta monitorate dall’Osservatorio, ed è quella con il più elevato tasso di motorizzazione di autovetture. Oltre due terzi delle macchine utilizzate dai cittadini ha più di otto anni di età e quasi il 52% ha una classificazione Euro 4 o inferiore. Solamente 3 su mille le auto elettriche. C’è quindi da registrare, almeno stando a questi dati, un sono flop dell’elettrico.
La Città Metropolitana ha avviato l’elaborazione del Piano, producendone il quadro conoscitivo, a gennaio 2022 ha approvato la determina dirigenziale di assoggettabilità a Vas. Nel novembre del 2022 ha adottato il Piano che è stato quindi approvato definitivamente con deliberazione del Consiglio metropolitano il 3 luglio dell’anno scorso.
È tuttora in corso il progetto Pollicino, l’innovativa indagine sulla mobilità che propone nuove soluzioni per raccogliere, analizzare e condividere i dati sulle abitudini di mobilità degli abitanti della città. In un giorno feriale, per il 27% si spostano a piedi, mentre il 52% usa l’auto soprattutto per andare al lavoro o per poter fruire del tempo libero: sono i “Pollicini” di Cagliari, quei cittadini – ormai 500 – che hanno già aderito a Pollicino, l’indagine innovativa, promossa dal Comune di Cagliari in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che mette sotto osservazione il modo in cui ci si sposta in città con il fine di pianificare meglio le infrastrutture e i servizi di trasporto e di promuovere una mobilità più sostenibile ed efficiente. Più di un cagliaritano su due, quindi, resta fedele a marmitte e volanti.
Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2022 sono quasi raddoppiate, da 19 a 37 chilometri, con l’obiettivo del Pums di raggiungere i 72 chilometri nel 2030, pari però nel 2022 a 2,5 chilometri per ogni diecimila abitanti, quando lo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 chilometri ogni diecimila abitanti, sempre stando al report dell’Osservatorio. 18 chilometri di nuove piste dovrebbero essere realizzate entro il 2026, a partire da quella per Monte Claro. Anche l’estensione delle aree pedonali è piuttosto contenuta 24,6 metri quadri per 100 abitanti, che comunque si stanno ampliando. Per la protezione della mobilità pedonale sono in corso interventi per rialzare gli attraversamenti stradali.
Limitati i servizi di mobilità condivisa che, nel 2022, erano costituiti dal car sharing con 75 auto a postazione fissa e 16 a flusso libero, fra le quali anche la prima Tesla in sharing in Italia, e dal bike sharing con 70 mezzi a postazione fissa. Il trasporto pubblico presenta una rete non inquinante, composta nel 2022 da 4,5 chilometri di metrotranvia e 26 di filobus, In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico, che è interamente effettuata con servizio di autobus, è tornata ai livelli pre Covid con un lieve incremento, ed è la più consistente dal 2005.
Da segnalare, però, che in termini assoluti ed anche in percentuale, l’offerta di trasporto pubblico con metrotranvia e filobus è diminuita rispetto a quella con gli autobus. Un motivo, sicuro, è l’interruzione della metro da piazza Repubblica, che dovrebbe ripartire a ottobre dopo due anni di stop. D’altra parte il numero di viaggiatori nel 2022 risulta ancora molto lontano rispetto al 2019, 23,7 rispetto a 32 milioni.
Il Piano urbano della mobilità sostenibile indica come azione cardine il completamento ed estensione della rete MetroCagliari. L’intervento prevede la connessione di piazza Repubblica con piazza Matteotti e con la stazione, con un tracciato di poco più di due chilometri e mezzo percorrendo via Dante, viale Cimitero, viale Diaz, piazza Lussu, piazza Amendola, via Roma e piazza Matteotti-stazione ferroviaria. Allo stato attuale sono in fase di progettazione e studio altre linee di metrotranvia che interessano il territorio metropolitano: la linea 4 direttrice Poetto, col tracciato che si sviluppa per circa 4,3 chilometri e si stacca dalla fermata Bonaria della linea 3, per quanto in campagna elettorale il sindaco Massimo Zedda abbia bocciato questo collegamento, oltre alla linea Policlinico-Sestu e quella per Quartu. Circa 450 gli incidenti stradali nel 2022 con 8 morti, 0,5 per 10mila abitanti, e oltre 500 feriti. Numeri comunque in calo rispetto al 2018 e 2019.
Ultimo dato, quelllo sulla qualità dell’aria: nel 2022, cioè quando ancora non c’erano i mega cantieri in via Roma, viale Trieste, via Dante e tante altre strade, la situazione era quasi normale: i dati mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile, inferiori agli attuali limiti di legge, ma superiori ai valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale per la salute per tutelare la salute umana ed anche a quelli previsti dalla nuova direttiva dell’Unione Europea che entrerà in vigore nel 2030. L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, dove comunque si può apprezzare una sensibile diminuzione nel tempo delle morti premature stimate.
Il report termina con un auspicio: sicuramente il capoluogo sardo ha molto da fare nei prossimi anni per avvicinarsi a quelli standard di mobilità sostenibile che giaà sono reali in molte città europee, ed un po’ su tutti i fronti possibili, tanto da collocarsi al terzo posto, dietro Reggio Calabria e Messina, fra le città che hanno più strada da percorrere.
fonte: Casteddu online