Nel parco mezzi dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania SpA, nella cosiddetta “R8 – Rimessa della zona industriale”, sorge una nuova struttura totalmente ecologica, che conta 45 postazioni di ricarica per i nuovi bus elettrici, più altre 20 colonnine per la ricarica delle auto elettriche. La struttura è potenziata da un sistema fotovoltaico da 500 kilowatt, costruito sulla sua stessa superficie, mentre attigua alle nuove pensiline sorgono la sala tecnologica (che contiene tutti i quadri di media e bassa tensione) ed un gruppo elettrogeno che garantisce una costante autonomia e assicura la certezza della operatività anche in caso di cali di tensione.

La struttura è stata inaugurata e presentata alla stampa dall’Amministrazione comunale, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo importante progetto, con il forte impegno delle Politiche comunitarie e con la nomina di Amat quale soggetto attuatore di tutti i progetti che riguardano la mobilità sostenibile e la conversione green del parco mezzi.

Con quelli ulteriormente in programma, si arriverà a coprire il parco mezzi con un totale di 150 bus elettrici che sono in corso di consegna e di cui 40 arriveranno entro quest’anno.

Una conversione green ed ecologica, dunque, che procede spedita e che ha visto già un primo investimento di circa 24 milioni di euro tra bus elettrici, sistema fotovoltaico e postazioni di ricarica dei mezzi elettrici.

La struttura può ricaricare contemporaneamente 45 bus elettrici. Le ricariche avvengono soprattutto durante la notte e sono già previste in futuro installazioni di nuove postazioni di ricarica anche nei capolinea considerati strategici per la mobilità urbana. L’autonomia dei bus elettrici, grazie alle ricariche, è di circa 280/300 km., con un tempo medio di ricarica di circa 3 ore per bus, che comunque arrivano in rimessa sempre con circa un 20% di ricarica residua. Sul fronte della sala tecnologica, come già detto, questa contiene tutti i quadri di media e bassa tensione. È previsto, infatti, un sistema con due generatori di corrente da 2 Megawatt ciascuno e, qualora si dovesse verificare una assenza di media tensione, si potrà comunque assicurare il servizio almeno per metà della infrastruttura, con un sistema automatico che si attiva non appena sente un calo. All’interno della stessa sala, infine, sono inseriti anche i quadri del fotovoltaico.

fonte: Amts