In zona piazza Puccini, negli ultimi giorni, si è notata una delle otto nuove infrastrutture collocate in città. L’assessore alla mobilità Andrea Giorgio spiega che «entro la fine di gennaio, ne saranno aggiunte altre 20. Nei prossimi mesi, poi, si continuerà ad ampliare l’offerta».

In totale il piano — che comprende sia sostituzioni di colonnine obsolete che nuovi punti di ricarica sul territorio comunale — prevede circa 350 postazioni di ricarica. Un bel passo avanti rispetto alle 170 comunali presenti in città nel 2024. Aggiungendo poi quelle private e considerando che tutte le colonnine avranno una doppia presa, gli allacciamenti a disposizione dei fiorentini con mezzo elettrico saranno oltre 700, «per completare l’intero programma servirà un anno».

In centro tutte le colonnine ora presenti saranno sostituite con dispositivi più potenti. In periferia invece saranno integrati nuovi apparecchi. Il gestore per i prossimi dieci anni, scelto dopo la gara tramite Consorzio Toscano dell’Energia, sarà Be Charge del gruppo Be Power, parte di Eni Plenitude.

Avremo 116 prese con potenza massima di 22 kW, 130 con potenza massima fino a 50-60 kW e 20 fino a 100 kW. Per capirci: in una colonnina da 22 kW i tempi necessari al «pieno» vanno dalle 2 alle 4 ore. Le colonnine domestiche si fermano invece tra i 3,7 kW e i 7,4 kW, con 7-8 ore di ricarica.

Nel progetto sono previsti anche cinque hub di ricarica ultra veloce fino a 300 kW, cioè da 15-30 minuti per la ricarica: al parcheggio di viale della Quiete a Careggi, a quello di via Gemignani in zona aeroporto, in via Stilicone vicino al casello dell’A1 verso Scandicci e la Fi-PI-LI, in via Duca di Calabria in zona casello A1 Firenze Sud e in via Generale dalla Chiesa a Rovezzano. «Al momento — precisa Giorgio — le 8 colonnine appena installate non sono ancora attive, ma via via diverranno fruibili dopo tutti i controlli di Eni Plenitude».

Formalmente, in ottica di permessi su paesaggistica e sottoservizi, a ora sono state approvate dal Comune 78 colonnine. «L’implementazione — continua l’assessore — sarà graduale per non gravare con altri cantieri sulla città». Giorgio sottolinea l’importanza della nuova segnaletica: «È chiarissima e visibile, non ci saranno più scuse per chi parcheggia in sosta vietata negli stalli dedicati ai veicoli elettrici. Faremo molta attenzione alla manutenzione della vernice e verranno aumentati anche i controlli dei vigili».

Nel 1998, a Firenze, c’erano appena 15 colonnine. Nel 2001 erano poche di più: 35. Nel 2003 il primo aumento sensibile: 83. Nel 2010 sono arrivate a 107. Poi ci sono voluti cinque anni, era il 2015, per registrare un’ulteriore crescita, seppur minima: 108. Nel 2016 una sterzata decisa, con la stazioni che giungono a 173. Nel 2026, appunto, la capillarità dovrebbe arrivare a quota 350.

fonte: Corriere.it