Firenze è in prima linea tra le città italiane che puntano sull’espansione di nuove linee. Una grande spinta alla nuova stagione dei tram in Italia è arrivata con i fondi del PNRR assegnati nel 2021, grazie ai quali numerose città hanno iniziato a realizzare, consolidare o estendere la propria rete tranviaria. Firenze amplierà la sua rete di 12,2 km grazie all’opportunità del PNRR (con ulteriori linee in progettazione). Si tratta di numeri che testimoniano non solo il successo del tram come alternativa ai mezzi privati, ma anche la crescente fiducia della cittadinanza verso un sistema di trasporto urbano più sostenibile e funzionale.

I benefici a livello ambientale vengono sottolineati da Legambiente, facendo una semplice stima a partire dalla CO2 evitata a Firenze con la T1: circa 5.000 tonnellate annue su 12 km e si può parlare di almeno 105mila tonnellate di CO2 annue, pari all’1% delle emissioni del settore dei trasporti in Italia.

“L’esperienza della tramvia di Firenze si conferma molto positiva: si tratta di un mezzo che combina affidabilità, efficienza trasportistica, sostenibilità ambientale ed accessibilità,  oltre a costituire una straordinaria occasione per riqualificare intere aree delle nostre città, ripensando la distribuzione dello spazio urbano a favore della mobilità attiva e della sicurezza stradale” dichiara Lorenzo Cecchi, Responsabile Mobilità Sostenibile di Legambiente Toscana.“Il successo dei dati sul numero di passeggeri è destinato a rinforzarsi con un’ulteriore importante crescita, man mano che si andrà a completare il mosaico della rete tramviaria della città e dell’area metropolitana, allargando il bacino di utenza; particolarmente strategica è anche la funzione di collegamento con i comuni vicini, come Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli.  Il trasporto pubblico efficiente e capillare è uno dei tasselli cruciali per la trasformazione della mobilità urbana, che rappresenta un’urgenza sia in ottica di decarbonizzazione, che di tutela della salute collettiva e del diritto alla mobilità.”