Tramvia su viale Matteotti, si parte. Il via stasera: il cantiere avrà un’estensione di 600 metri, tra via Fra’ Bartolommeo e piazza Donatello, sarà al centro della carreggiata (in continuità coi binari della Vacs) e i lavori – articolati per fasi – dureranno 66 settimane. Due le fermate previste: piazza Isidoro Del Lungo e piazzale Donatello.

Ci saranno restringimenti a tratti pur garantendo sempre due corsie per senso di marcia: con l’avanzamento dei lavori ci saranno traslazioni della viabilità. Invariati i percorsi pedonale, ciclabile, per i bus. Inevitabili le ripercussioni su sosta e traffico.

Il cantiere interesserà il viale sul lato di Campo di Marte ( direttrice verso piazza della Libertà), poi si sposterà sul lato opposto, e dopo sulla parte centrale del viale e sui controviali. Il primo tratto – il cantiere su controviale e viale lato di Campo di Marte verso Libertà – durerà 17 settimane: ci sarà la realizzazione del nuovo acquedotto, sistemazioni stradali e delle opere a verde. I lavori occuperanno una corsia e la porzione del controviale tra gli alberi, il resto del controviale resterà aperto e sarà mantenuta la sosta a eccezione dei posti tra gli alberi. In questo primo tratto, la parte iniziale (5 settimane) occuperà il tratto da Fra’ Bartolommeo a via dei Valori: inizio stasera alle 21, la cantierizzazione sarà da sabato-domenica. Toccherà poi a via Valori- via Benivieni e ancora da quest’ultima a piazzale Donatello. Poi i lavori si sposteranno sull’altro lato del viale.

Durante l’intera durata dei lavori prevista la rimozione di 33 alberi in corrispondenza delle fermate, al loro posto ne verranno piantati 36. I residenti potranno utilizzare i posti auto gratis in orario notturno nei parcheggi Parterre, Alberti e Beccaria dopo richiesta sul portale Sas. « Siamo consapevoli che con l’aumento dei cantieri potranno aumentare i disagi, stiamo lavorando per renderli sempre meno impattanti » spiega l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio che ieri, con la sindaca, ha fatto un sopralluogo nei cantieri verso Bagno a Ripoli.

Fonte: Repubblica