La cintura delle 79 porte telematiche dello Scudo Verde, stretta intorno a Firenze per difenderla, in futuro, dai motori più inquinanti è già allacciata, pronta e collaudata. Ma le telecamere sono ancora spente. In questa fase infatti si attende l’autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Un’autorizzazione, spiegano dal Comune che sta predisponendo alcune integrazioni ai documenti già inviati a Roma, che è prevista da uno specifico decreto e dal codice della strada. Questione di giorni poi dovrebbe arrivare l’ok dalla capitale.

Dopo l’autorizzazione, il sistema potrà quindi essere posto in pre-esercizio, una fase di verifica del corretto funzionamento di tutti gli apparati e della coerenza con la disciplina della circolazione. Il pre esercizio dura normalmente 30 giorni quindi potrebbe indicativamente già essere concluso entro novembre.

«Completato questo passaggio si può virtualmente attivare il sistema». All’attivazione il sistema sarà utilizzato solamente per svolgere un’analisi sul transito dei veicoli e servirà per controllare la regolazione degli accessi di quelli che già oggi sono oggetti di divieti in città».

Poi, in una data che secondo quanto si apprende resta ancora da stabilire, scatteranno i divieti progressivi. Sicuramente i primi veicoli a restare tagliati fuori dallo scudo verde saranno quelli per i quali già esistono limiti: benzina euro 0 ed euro 1 e diesel fino a euro 2, oltre che scooter a due e quattro tempi,  euro 0 ed euro 1.

La spesa media per l’installazione di ogni porta telematica è stata di circa 35mila euro per un totale di oltre 4 milioni di euro investiti in tutto il progetto dal Comune. In base a quanto contenuto nel Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, lo Scudo Verde, combinato alle tramvie in fase di realizzazione e progettazione e alle piste ciclabili, dovrebbe portare a una riduzione di quasi il 15% delle percorrenze a motori sulla rete stradale interna a Firenze.

Le telecamere, che controlleranno gli accessi, oltre a produrre dati statistici di traffico a beneficio della Control Room, saranno collegate al sistema di gestione della zona a traffico limitato, che, anche attraverso l’ausilio della motorizzazione civile, sarà in grado, fotografando le targhe, di valutare anche la categoria dei mezzi e se sono inquinanti.

fonte: La Nazione