Mentre la talpa «Marika» è arrivata a 1.824 metri di distanza da Campo di Marte, dove ha iniziato a scavare il secondo tunnel ferroviario dell’Alta velocità sotto Firenze e la talpa «Iris» è ferma sotto la Fortezza per lavori di manutenzione, si torna a parlare del progetto del people mover che dovrebbe unire la nuova stazione Av di Foster in via Circondaria con la stazione di Santa Maria Novella.

Un chilometro che si vorrebbe coprire con una navetta automatizzata, come a Pisa o Bologna, dal costo di 165 milioni, ancora da trovare, e che correrà sui binari ferroviari 1 e 2 di Santa Maria Novella.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ne ha parlato ai microfoni di Lady Radio, spiegando che il biglietto dovrebbe costare «come quello di un bus» e che il people mover — ormai è stata scartata del tutto l’ipotesi di un maxi tapis roulant tra le due stazioni — dovrebbe entrare in funzione nel 2029, una volta conclusi i lavori per la Foster nel 2028, con corse ogni 10-15 minuti per non affollare il tram che si fermerà a Circondaria.

Ma nella maggioranza in Palazzo Vecchio c’è chi protesta. Il progetto non piace a Ecolò-Avs, che chiede a Regione e Comune di cancellarlo in favore di un potenziamento del trasporto ferroviario regionale con una fermata in superficie proprio in via Circondaria.

«Il people mover è un errore. La nuova stazione Belfiore si trova accanto ai binari di ingresso a Santa Maria Novella e quindi esiste già un modo per connettere l’alta velocità alla stazione centrale: potenziare il servizio dei treni regionali — spiegano da Ecolò — E lo dicono anche le simulazioni dell’Associazione per gli Studi sulla Mobilità e i Trasporti della Toscana che mostrano come si tratti di un’opzione possibile e necessaria. Ed anche la commissione trasporti dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze è intervenuto in questo senso». «Ciò che deve essere realizzato insieme alla stazione sotterranea Belfiore è invece la fermata di superficie Circondaria a servizio dei treni regionali — aggiunge Paolo Brunori, presidente di Ecolò — capace di garantire in gran parte della giornata un treno ogni 5 minuti in direzione Smn e con coincidenze convenienti per chi non deve andare in centro. Si rischia altrimenti l’assurdo per cui una persona diretta a Prato o Arezzo, per trovare la coincidenza che la riporti a casa, dalla Stazione Av debba recarsi a Santa Maria Novella con il people mover, per poi transitare nuovamente sopra la stazione sotterranea in senso opposto».

Ecolò sottolinea anche il costo dell’infrastruttura, il rischio che un biglietto dedicato ne allontani i fruitori, come accade a Pisa e Brunori conclude: «Se ci sono risorse si usino per garantire un collegamento diretto tra la nuova stazione Av, oggi servita solo dalla linea T2 della tramvia, con tutte le zone della città. Ci appelliamo al presidente della Regione, alla sindaca Funaro e all’assessore Giorgio perché accantonino l’idea di un people mover che rischia di replicare modelli fallimentari». Dalla Regione risponde l’assessore ai trasporti Stefano Bacelli: «Mi pare una polemica che non serve. Il people mover è utile e necessario e per trovare le risorse c’è tutto il tempo».

Fonte: Corriere.it