Almeno sei anni per ammodernare i 46 tram Sirio oggi in servizio. E di conseguenza per rimuovere i pali, o comunque diminuirli, in quelle « zone di pregio » che il Comune non ancora esplicitato, accennando però alla stazione di Santa Maria Novella e ai viali. Nell’ultima giunta, come annunciato a marzo, è arrivato il via libera alla partecipazione al bando del ministero dei Trasporti in scadenza oggi, da cui arriveranno i fondi per trasformare i Sirio e dotarli di un pacchetto batteria. In questo modo gli attuali tram potranno viaggiare per alcuni tratti anche senza l’alimentazione dall’alto.

L’amministrazione aveva dato mandato a Tram spa di accertarne la fattibilità tramite un progetto coordinato da Architecna e “ timbrato” il 23 maggio, dal quale emerge che ci vorranno 70 mesi per completare tutte le operazioni. Sei anni, dunque, a partire dal “ tempo zero”, cioè il momento in cui la Corte dei conti approverà il finanziamento richiesto e che a marzo era stato quantificato oltre 20 milioni. Secondo il progetto di fattibilità tecnico-economico arrivato in giunta ce ne vogliono 24per apportare ai 46 tram la soluzione “Sirio Retrofit Batteria” e 30 milioni in totale ( più iva) se si includono tutti gli altri costi, dalla parte di ingegneria alla sicurezza. Dal momento dell’arrivo dei fondi, si legge nel progetto, serviranno infatti venti mesi per la progettazione, e poi altri quattro per costruire due prototipi e testarli. Lavori complessi, che non riguardano solo l’alimentazione, ma anche i componenti del banco di manovra e l’impianto di condizionamento. Sul tetto sarà installato un sistema di accumulo di energia che consentirà ai mezzi di viaggiare sia in modalità tradizionale sia a batteria, percorrendo tratti “ catenary free”, cioè senza catenaria ricaricando l’alimentazione nelle parti in cui è presente il pantografo. Passati i 24 mesi tra progettazione e prototipi, i restanti 44 Sirio saranno ammodernati al ritmo di uno al mese.

Dunque, allo stato attuale, serviranno altri 44 mesi, arrivando a circa sei anni in totale. Nel progetto di fattibilità non si fa cenno ai pali che attualmente ci sono lungo t1, t2 e Vacs, ma è chiaro che non potranno essere rimossi prima dell’entrata in funzione dei veicoli modificati. Al di là delle migliorie “ estetiche” che subiranno i tracciati, si tratta di operazioni imprescindibili per il futuro: i Sirio “ aggiornati” saranno interoperabili con i nuovi mezzi di Hitachi (quelli con la batteria già integrata capaci di viaggiare senza fili) che arriveranno in città e saranno utilizzati sulle nuove linee. In futuro, insomma, tutti i Sirio saranno capaci di viaggiare su ogni linea e sarà possibile — ad esempio — andare a Bagno a Ripoli senza dover cambiare veicolo. « Le prestazioni in marcia “ catenary fre” e del Sirio Retrofit — assicura lo studio — saranno uguali a quelle del nuovo tram Hitachi » , garantendo « interoperabilità anche sulle nuove linee di prossima costruzione, senza impatto sui tempi » . Quello che cambia invece sono i costi annui di manutenzione: 700 mila euro in più.

fonte: Repubblica