Non oltre metà settembre dovrebbe entrare in vigore un nuovo sistema di sanzioni, che prevede controlli più capillari e severi rispetto all’era del controllo a campione. A confermarlo sono Stefano Giorgetti, assessore alla Mobilità e al Trasporto pubblico del Comune di Firenze, e Alessandro Felici, ceo di Ridemovi, la società che gestisce il bike sharing e una delle tre che fornisce il servizio di monopattini elettrici in condivisione, assieme a Bird Rides e Bit Mobility.

In una città ritenuta fra le più “ educate” d’Italia, secondo Ride Movi, la sosta selvaggia e il riposizionamento dei mezzi sono da tempo fra i problemi più sentiti dai ciclisti urbani ma anche dai pedoni, che spesso si ritrovano i marciapiedi occupati da mezzi del bike sharing. Da Santa Maria Novella a piazza Edison, passando via Pistoiese, via Senese e il cavalcavia verso Scandicci. Ora cambiano le modalità di controllo e le sanzioni. «Un team di customer care riceve le foto da tutte le città, tramite la app RideMovi, e ogni giorno c’è un software che le verifica tutte. Se la foto non viene spedita o è poco chiara, si procede alla verifica dell’utente e alla posizione del mezzo e si procede » spiega Alessandro Felici, ceo di RideMovi. La differenza con il passato? « Prima il controllo era a campione, ora riguarderà tutte le foto e quindi tutte le biciclette utilizzate».

Alla prima furbata o distrazione, arriverà un avviso. Poi multe crescenti: 5, 10, 50 euro. Infine, l’inibizione dall’utilizzo. Martedì la delibera arriverà in giunta, mentre il ‘ via’ al nuovo sistema dovrebbe arrivare a metà settembre. « Tutto questo è stato pensato e studiato per regolarizzare aspetti importanti della sosta, con l’obiettivo di avere più ordine e più sicurezza per la viabilità e sui marciapiedi » le parole dell’assessore Giorgetti. RideMovi avrà l’obbligo del controllo, del riposizionamento e della ridistribuzione dei mezzi. Che, però, non sono strettamente legati ai tempi di elaborazione quotidiana delle foto. «Gli addetti del nostro team operativo intervengono quando ricevono segnalazioni dal Comune, dalla Polizia municipale o, tramite entrambi, dagli stessi cittadini» aggiunge Felici. Fra l’invio e il check della foto, infatti, possono passare anche diverse ore. Ma ora c’è la rassicurazione che chi sbaglia, paga.

Una maggiore attenzione alla sosta e alla distribuzione dei veicoli era stata chiesta dal Comune di Firenze a RideMovi già lo scorso dicembre, quando era stato presentato l’arrivo dei primi 300 monopattini elettrici arancioni dotati di casco. E a tal proposito la delibera con le novità per la mobilità condivisa nella città di Firenze comprende anche la redistribuzione di 450 monopattini, equamente suddivisi fra i tre attuali operatori che, come raccontato dall’assessorato comunale, riporteranno la flotta complessiva a 1.800 unità.