Il Sindaco, Sarà Funaro, ha diffuso questo post:

“In soli 4 mesi, con “Pedala, Firenze ti premia”, il progetto della Città di Firenze che promuove l’utilizzo della bici con un rimborso fino a 30€ al mese, sono stati percorsi 677mila km, risparmiando più di 103 mila kg di CO2 e premiando i nostri ciclisti virtuosi con oltre 73mila euro.

Un risultato che ci ha portato a investire in 1.000 nuovi kit che saranno distribuiti dal 21 ottobre.

Ognuno e ognuna di noi può contribuire a costruire una città più verde, con una mobilità sostenibile e una qualità dell’aria sempre migliore.”

Sulla stampa, poi l’Assessore alla mobilità Andrea Giorgio ha dichiarato:

«Sono numeri importanti, anche perché si trattava della prima sperimentazione del genere in Italia e va considerato che erano disponibili pochi kit. Il fatto che gli utilizzatori abbiano percorso di media tratte di 5,3 chilometri è un dato che fa riflettere in positivo. A Firenze è già possibile attraversare la città in ciclabile, dalle Cure a Novoli, e negli orari di punti i tempi di percorrenza in bici sono i migliori » . Certo, il sistema delle ciclabili va migliorato per quanto riguarda la manutenzione di quelle esistenti, e implementato dove carente affinché la mobilità ciclabile sia davvero attrattiva. « La rete si allargherà ancora di più, stiamo elaborando un biciplan all’altezza delle città europee ».

«Sto lavorando a un protocollo con Confindustria e i sindacati perché mi piacerebbe estendere l’iniziativa ai dipendenti delle grandi aziende » Ma anche l’università di Firenze ha deliberato l’acquisto di alcuni kit e si sta confrontando con l’amministrazione per capire come poter integrare i suoi studenti in un progetto che nei primi quattro mesi di vita ha visto partecipare 1.727 persone. Un quarto di loro, 400, ogni mese ha raggiunto il massimo dell’incentivo raggiungibile, i famosi 30 euro.

Guardando ai numeri che emergono dall’analisi dei kit per il bonus, chi lo ha utilizzato per il tragitto casa- lavoro ha percorso di media 5,5 chilometri, mentre scende a 4,7 il percorso medio di chi ha utilizzato la bici extra lavoro. Anche se restano di più, il 65,33%, quelli che l’hanno presa per andare in ufficio oppure a scuola e all’università. Aspettando di capire se con il polo fiorentino ci sarà modo di definire un accordo ad hoc. Anche perché la fascia degli “ studenti”, quella che va dai 21 ai 29 anni, è dove l’iniziativa ha attecchito in maniera minore, nonostante in teoria siano i più avvezzi alla tecnologia. Il grosso del servizio, l’ 80%, è stato usufruito nelle due fasce d’età dai 30 ai 44 anni e dai 45 ai 59 anni, spartite in misura identica. I giovani si fermano al 14% e gli over 60 al 6%,per ragioni anche comprensibili.

Quelli che pedalando “guadagnano” di più sono i cittadini che prima prendevano l’auto: chi si è convertito alla bici grazie al progetto, infatti, si intasca 20 centesimi al chilometro quando va al lavoro o in classe e 5 centesimi per ogni chilometro nel tempo libero. Chi già era solito spostarsi in bici ha diritto a 15 centesimi al chilometro per raggiungere il lavoro, la scuola o l’università e sempre 5 centesimi per gli altri movimenti.