Uno spazio dove riposarsi e socializzare tra una consegna e l’altra, dove ricaricare il cellulare o riparare la bici e avere informazioni sui propri diritti, è stata inaugurata ieri a Firenze la prima Casa Rider d’Italia. Divanetti, quadri alle pareti e una piccola officina accolgono chi lavora nel food delivery.

Il locale di proprietà del Comune e assegnato alla Cgil sorge in un luogo storico, la vecchia sede del movimento di Lotta per la casa di Lorenzo Bargellini, ricordato con una targa all’interno, in via Palmieri 11R. Il punto di arrivo di un progetto realizzato insieme a L’Altrodiritto, Cat, Oxfam e Nosotras e una risposta per quei lavoratori costretti a sostare giorni interi in strada, al caldo in estate ed esposti alle intemperie in inverno, in attesa di una chiamata.

« Quando aspettiamo nelle piazze ci sono spesso problemi di sicurezza — dice Sakib — qui possiamo riposare, usare i servizi igienici. Ci sentiamo meno soli, c’è qualcuno con noi » . « Tanti di noi vengono da Prato, Sesto o Empoli — aggiunge Abdul — Arrivano la mattina e tornano a casa dopo mezzanotte, è importante avere un posto così. Tante volte per andare in bagno o caricare il cellulare devi entrare in un bar e prendere qualcosa. Questo è un bell’aiuto». Un luogo sicuro per chi ogni giorno deve combattere con mille difficoltà: «Ci sono tanti problemi — prosegue il rider — I furti di biciclette, i tempi tra le consegne, il lavoro che diminuisce col caldo. È difficile prendere una casa in affitto o chiedere soldi in banca perché nessuno te li dà».

Con la nascita di questo spazio invece la città ha voluto dare un segnale, quello di una comunità che si prende cura dei più vulnerabili: oltre 200 i donatori che hanno aderito al crowdfunding, per un totale di più di 23mila euro raccolti. Risorse che hanno permesso di finanziare buona parte dei lavori di ristrutturazione, curati dallo studio Architettura M.

« È un progetto iniziato nel mandato scorso — ricorda la sindaca Sara Funaro — che ha visto la collaborazione di molte realtà del territorio. Si inserisce in un progetto più ampio per la battaglia per i diritti dei lavoratori». Casa Rider è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18,30, giorni in cui saranno presenti operatori specializzati, impegnati anche in sportelli informativi. Il locale offre riparo e riposo, possibilità di accesso all’acqua, ai servizi igienici, spazio ristoro, attrezzature per piccoli interventi di riparazione della bici, ma anche assistenza in merito alle problematiche lavorative e informazioni per l’accesso ai servizi erogati dalle istituzioni.

fonte: Repubblica