Continuando la serie di interviste ad amministratori locali che si occupano della mobilità nelle città monitorate dall’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile (quelle precedenti, agli Assessori alla Mobilità dei Comuni di Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Prato ed al Vicepresidente ANCI, sono raccolte nel volume A CONFRONTO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI), abbiamo intervistato l’Assessore alla Mobilità del Comune di Firenze, Andrea Giorgio.
- Come giudica la fotografia realizzata recentemente dall’Osservatorio riguardo alla situazione della mobilità di Firenze?
Nel panorama italiano il risultato di Firenze è positivo. Nell’ultimo rapporto Mobilitaria 2025 emerge che le scelte perseguite dall’Amministrazione sono state apprezzate e considerate tra le più avanzate in Italia, soprattutto per i progetti del sistema tranviario. Inoltre, Firenze è seconda dietro Milano per quanto riguarda il minor divario tra la situazione del 2021 e gli obiettivi di decarbonizzazione e mobilità sostenibile al 2030. C’è ancora da fare, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento e del suo impatto sulla salute, ma abbiamo imboccato la strada giusta. Solo la rete tramviaria, infatti, rappresenta strumento straordinario per la riduzione dello smog: i milioni di passeggeri si traducono infatti in una sostanziale riduzione dei veicoli privati. Si tratta di decine di migliaia di auto che ogni giorno restano parcheggiate: già adesso con la T1 e la T2 sono oltre 30mila con un taglio di 14mila tonnellate di CO2 all’anno. Con la linea per Bagno a Ripoli a regime avremo ulteriori importanti riduzioni sia delle emissioni di CO2 (4.400 tonnellate/anno) e di spostamenti con mezzi privati (poco più di 8.670). E a con tutte altre linee saranno attivate (Rovezzano, Piagge-Campi Bisenzio e l’estensione della T2 fino a Sesto Fiorentino) saranno quasi 70mila veicoli in meno sulle strade cittadine e quindi ancora più importante l’abbattimento stimato dello smog pari a 35mila tonnellate annue di CO2.
- Quali sono gli obiettivi dell’Amministrazione nel campo della mobilità?
La parola d’ordine è “sostenibilità”. La mobilità è uno dei fattori chiave per fare di Firenze una città sempre più sostenibile. Per dare a Firenze la dimensione di una città moderna e interconnessa, sia all’esterno sia a livello metropolitano sia tra i diversi quartieri, dobbiamo concludere la realizzazione delle infrastrutture. Solo un sistema di mobilità integrato, basato sulle tramvie e sull’utilizzo dei binari di superficie liberati dell’Alta velocità, garantirà avere un servizio su rotaia puntuale, efficiente e moderno. E quindi consentirà di lavorare sul trasporto pubblico migliorando il servizio e incentivando l’utilizzo e la fidelizzazione degli utenti. Molto importante il piano parcheggi con 10mila nuovi posti auto in parcheggi scambiatori, di relazione e riservati ai residenti. Ovviamente continueremo a incentivare l’utilizzo delle biciclette e della micromobilità elettrica. Una serie di iniziative, quindi, che hanno un obiettivo: proporre soluzioni alternative funzionali e credibili al veicolo privato per spostare più persone possibili su forme di mobilità più sostenibile e di minor impatto per la città. Avere meno auto nelle strade e nelle piazze significa, infatti, migliorare la vivibilità della città e in particolare del centro storico. Rientrano in questo quadro le iniziative già attivate e mirate a incentivare un modo diverso per raggiungere le aree centrali della città nelle ore serali: i circa 4.000 posti a tariffa scontata in 9 parcheggi di FiPark (1 euro all’ora dalle 18 alle 24 con pagamento tramite l’app Bmove) e l’ampliamento dell’orario fino alle 24 del servizio dei bussini C1, C2, C3 e C4 che collegano i principali posteggi pubblici con le varie zone del centro.
- Sul trasporto pubblico la Sindaca in campagna elettorale si è espressa chiaramente per continuare nella realizzazione del sistema tranviario metropolitano. Quali saranno gli impegni nei prossimi anni?
La tramvia rappresenta la rete portante del trasporto pubblico, caratterizzata da alta capacità, puntualità ed efficienza. Nel 2024 sono stati oltre 39 milioni i passeggeri che hanno scelto la tramvia per spostarsi in città e i dati dei primi mesi del 2025 sono ancora più positivi tanto, se il trend viene confermato, a fine anno supereranno quota 42 milioni. A sistema completato, arriverà a trasportare ogni anno oltre 90 milioni di passeggeri, con una media di circa 250.000 al giorno.
Dal punto di vista dei cantieri, dopo l’entrata in funzione della VACS a fine gennaio, adesso stanno procedendo in modo spedito i lavori della linea per Bagno a Ripoli. Insieme alle ditte abbiamo predisposto un cronoprogramma accelerato dei cantieri e tutto siamo impegnati perché le lavorazioni vadano avanti come previsto. Un grande lavoro di squadra per realizzare questa importante opera e al tempo stesso ridurre il più possibile i disagi per i cittadini. Intanto stanno andando avanti le procedure necessarie per avviare i lavori delle linee per Rovezzano (nel 2025), le Piagge e Campi Bisenzio e successivamente il prolungamento della linea 2 verso Sesto Fiorentino. L’obiettivo è concludere tutti i lavori entro il 2028.
- Firenze si è mossa significativamente per rafforzare la mobilità ciclabile, quali progetti avete in tal senso?
Nella nostra idea di mobilità le biciclette sono una parte fondamentale, assieme alle tramvie e ai bus, per offrire un’alternativa sicura ed efficiente all’utilizzo dell’auto privata, troppo diffuso in città. Quindi andremo avanti su questa strada e potenziare la rete di percorsi dedicati è fondamentale. L’obiettivo è ambizioso: ampliare e integrare la Bicipolitana arrivando, nel medio-lungo termine, a 200 km. Ma siamo impegnati anche in altri interventi sempre importanti, tra cui il piano delle velostazioni in corrispondenze delle fermate tranviarie e ferroviarie dove poter lasciare in sicurezza il proprio mezzo. Un’attenzione a tutto tondo, quindi, perché un sempre maggiore utilizzo della bicicletta comporta infatti una significativa riduzione del traffico privato, con benefici per l’ambiente e la vivibilità urbana oltre che per la salute di chi vive, lavora e studia in città. Oltre agli interventi strutturali, abbiamo avviato una politica di promozione dell’utilizzo della bicicletta. Abbiamo prorogato fino a novembre il progetto “Pedala, Firenze ti premia” che prevede incentivi per chi utilizza la bici. Sono oltre 2.300 i kit montati su altrettante due ruote (sia muscolari che a pedalata assistita) e in un anno i fiorentini e le fiorentine hanno percorso quasi 2,5 km contribuendo a un taglio di oltre 377mila kg di CO2. E siamo al lavoro per rilanciare il progetto ampliandolo la platea degli utilizzatori. Sempre per incentivare della bicicletta e al contempo promuovere l’intermodalità con il trasporto pubblico, abbiamo lanciato il progetto sperimentale del pass gratis per il bike-sharing dedicato agli abbonati del TPL: sono oltre 25mila i coupon mensili scaricati e la sperimentazione andrà avanti fino a dicembre. Per favorire l’intermodalità tra bici e trasporto pubblico realizzeremo velostazioni in corrispondenza di stazioni ferroviarie e delle principali fermate della rete tranviaria, e una rete diffusa di bike-box nelle zone di residenza, di uffici, università, aree commerciali ecc.
- E più in generale sulla regolazione del traffico privato?
Per quanto riguarda il traffico privato, il nostro obiettivo è ridurre il numero dei veicoli in strada, offrendo una valida alternativa ai cittadini, anche attraverso incentivi per le famiglie fiorentine che rottamano senza riacquistare le seconde e le terze auto. Abbiamo intenzione anche di ridurre il numero dei veicoli in circolazione, a partire da quelli pesanti sui viali e i bus turistici. E di lavorare per riorganizzare la logistica all’interno della Ztl sempre nell’ottica di alleggerire la pressione dei mezzi di carico/scarico merci anche con la creazione di micro-hub nelle vicinanze del centro e l’attivazione di un servizio di distribuzione ad essi collegato.
- A Firenze esistono vari servizi di sharing mobility, contribuiscono in modo significativo alla mobilità in città?
In città la sharing mobility funziona soprattutto per quanto riguarda le biciclette. Secondo Ridemovi, che gestisce il noleggio delle bici normali e a pedalata assistita, i numeri di Firenze sono straordinari. Nei quattro primi mesi del 2025 il bike sharing ha registrato infatti un aumento del 18% dei viaggi, circa 7.000 al giorno, a fronte di numeri già da primato del 2024 che si è chiuso con oltre un milione e mezzo di viaggi e una media di 6.000 spostamenti quotidiani. Dall’analisi dei dati si evince inoltre che i maggiori utilizzatori delle bici arancioni di Ridemovi sono gli studenti, i lavoratori e i residenti: i picchi dei noleggi, infatti, sono concentrati nelle ore mattutine e nel tardo pomeriggio dei giorni feriali. La maggioranza degli utenti noleggia le bici arancioni per viaggi brevi sia dal punto di vista chilometrico (per le bici standard in media 1,28 km, per le e-bike 2,25 km) che di tempo (13 minuti e 10 minuti), quindi per coprire il cosiddetto “ultimo miglio”, ovvero il collegamento tra la fermata di bus/tramvia e la stazione ferroviaria e la destinazione finale. Da questi numeri appare evidente che il loro contributo agli spostamenti è rilevante. Come Amministrazione vogliamo ulteriormente investire su questo tipo di mobilità: quindi ampliare il bike sharing sia dal punto di vista del parco mezzi sia dell’area di utilizzo comprendendo anche i comuni limitrofi. Ma puntiamo anche su car sharing elettrico come servizio innovativo e diffuso in modo capillare, con spazi di sosta riservati non sono nelle strade residenziali ma anche nei supermercati, in prossimità delle scuole e degli uffici pubblici.