Nel suo intervento, Guido Fassio, segretario CIGL Genova e Liguria sottolinea che l’introduzione del nuovo sistema di bigliettazione elettronica prevista in Liguria per il 2026 presenta indubbi vantaggi in termini di efficienza, monitoraggio dell’affluenza e razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico. Tuttavia, avverte che ogni innovazione tecnologica deve essere accompagnata da misure di inclusione sociale, soprattutto in una regione dove il 29% della popolazione ha più di 65 anni e molti anziani non possiedono uno smartphone.
Fassio evidenzia come le sedi di SPI Cgil, Sunia, Federconsumatori e Auser siano ogni giorno punto di riferimento per circa 2.000 persone che cercano assistenza per interfacciarsi con la pubblica amministrazione. In questo contesto, il rischio è che una transizione digitale forzata escluda i cittadini più fragili.
Per evitare esclusioni e sanzioni ingiuste, Fassio propone:
- Comunicazione capillare e coinvolgimento delle associazioni, sul modello dell’Amiu per i cassonetti intelligenti a Genova.
- “Bus scuola” nelle piazze e assistenza a bordo per l’utilizzo dei nuovi sistemi.
- Lunga fase di transizione, con doppia validità (digitale e cartacea), senza multe.
- Mantenimento di alcune tariffe cartacee per categorie vulnerabili.
Infine, raccomanda particolare cautela su Genova, chiedendo che gli anziani con diritto alla gratuità non vengano penalizzati da nuove modifiche.