Si è svolta oggi, a Palazzo Tursi, la prima seduta dell’Osservatorio Ambiente e Salute del Comune di Genova, organismo istituzionale permanente rilanciato e modernizzato dall’Amministrazione per rafforzare il coordinamento interistituzionale sulle criticità ambientali con impatto sulla salute pubblica.

Il tema inaugurale è stato “Inquinamento dell’area portuale e del centro città”, scelto per la sua rilevanza strategica nel contesto urbano e sanitario genovese. Il bacino portuale e le aree centrali limitrofe – comprese le zone di Sampierdarena, San Teodoro, Centro Ovest e Centro Est – sono infatti tra le più esposte alle pressioni ambientali dovute al traffico navale, veicolare e alle attività logistiche e industriali connesse.

Le principali fonti di inquinamento individuate riguardano:

  • emissioni atmosferiche da navi ormeggiate e in manovra, con presenza di ossidi di zolfo e azoto, particolato fine (PM₁₀ e PM₂.₅) e black carbon;
  • traffico veicolare intenso lungo le direttrici di accesso portuale e nel centro cittadino, con elevati livelli di NO₂;
  • rumore ambientale prodotto da motori navali, attività di movimentazione merci e infrastrutture stradali e ferroviarie;
  • ricadute delle polveri generate da cantieri e movimentazione merci in area portuale.

Alla riunione hanno partecipato le assessore Silvia Pericu (Ambiente) e Cristina Lodi (Welfare), l’assessore Emilio Robotti (Mobilità sostenibile e Trasporto pubblico), insieme a rappresentanti di Regione Liguria, Città Metropolitana, ASL3 Genovese, Arpal, Capitaneria di Porto, Autorità di Sistema Portuale, Università di Genova, Ospedale San Martino, comitati cittadini e associazioni.

L’obiettivo della seduta è stato condividere i dati esistenti e definire un quadro aggiornato delle criticità, con particolare attenzione agli impatti sanitari derivanti dall’esposizione prolungata agli inquinanti atmosferici e acustici. Durante il secondo incontro, previsto per lunedì 1° dicembre, verranno approfondite le azioni di mitigazione e adattamento — dal potenziamento dell’elettrificazione delle banchine (cold ironing), alla riduzione delle emissioni veicolari, al monitoraggio integrato Arpal–ASL3 nei quartieri più esposti.

L’assessore Robotti ha ricordato come la sfida richieda una visione sistemica, capace di integrare mobilità sostenibile, transizione energetica e salute urbana. «La ripartenza dell’Osservatorio – hanno sottolineato le assessore Pericu e Lodi – rappresenta un segnale di ascolto e trasparenza: un metodo basato sul confronto costruttivo tra enti e cittadini, per promuovere una città più vivibile, sana e consapevole».

Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori incontri dedicati a tempio crematorio di Staglieno, barriere antirumore autostradali e cantieri e polveri in Valpolcevera, secondo un format stabile che unisce partecipazione, dati scientifici e pianificazione condivisa.