In attesa della validazione ufficiale di tutti i dati misurati nel 2024 Arpa Liguria fornisce i primi numeri sulla qualità dell’aria in regione nel corso dell’anno appena concluso.

«Il 2024 — spiega una nota dell’Agenzia per l’ambiente — ha visto continuare la discesa dei valori di inquinanti misurati dalla rete di riferimento, composta l’anno scorso da 44 centraline fisse, certificate e manutenute, suddivise in tre diverse tipologie (fondo, industriale, traffico), così distribuite nelle provincie: 4 a Imperia, 14 a Savona, 18 a Genova, 8 a La Spezia, affiancate da alcuni mezzi mobili, minicabine e altra strumentazione integrativa.

Alla luce della normativa vigente nel 2024 sono stati superati;

– il limite del valore medio annuale del biossido di azoto in 2 postazioni a Genova (l’agglomerato di Genova rientra fra le aree italiane inserite nella procedura di infrazione europea per questo sforamento, fuori dai limiti fin dal 2010), in particolare il limite attuale del valore medio annuale del biossido di azoto (paria a 40 µg/m³) – che diventerà di 20 µg/m³ dal 2030 – con 48 e 41 µg/m³ in corso Europa e via Buozzi;

– la soglia di informazione dell’ozono a Genova, con 1 superamento in via Ungaretti, 3 all’Acquasola e 6 a Quarto; e il valore obiettivo a lungo termine dell ozono sulle 8 ore in tutte le 12 postazioni: 2 a Imperia, 3 a Spezia e Savona, 4 a Genova.

Gli altri parametri monitorati (biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene, polveri sottili PM10 e PM2.5, metalli) risultano a norma in tutte le altre postazioni liguri».

Per quanto riguarda le polveri sottili, non sono stati sufficienti tre significativi episodi di notevoli irruzioni desertiche per far superare il limite più di 35 volte/anno. «Anche questo capodanno, invece, si segnala un significativo innalzamento di PM10 in corrispondenza dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno — viene spiegato — , con 13 stazioni che hanno misurato almeno un’ora di valori superiori alla media, il valore più elevato è stato a San Cipriano.

Fonte: Repubblica