Dal prossimo settembre, con il nuovo campionato di Serie A dovrebbe essere «accesa» (se ne parla dal 2019) la maxi Zona a traffico limitato per impedire che nelle strade intorno al «Meazza», durante le partite o i grandi concerti estivi, si riversi una massa abnorme di auto. Il territorio sul quale dovrebbero entrare in vigore i divieti ha un’estensione enorme: da via Pinerolo a viale Renato Serra (sull’asse Ovest-Est), e da via Benedetto Croce e il metrò «Uruguay» fino al triangolo di via Novara-via Paravia (sull’asse Nord-Sud). Il principio dovrebbe essere lineare: oltre a residenti, domiciliati, veicoli di servizio e così via, potrà entrare soltanto chi ha un posto auto già prenotato.
In tutto, si parla di circa 6.500 posti macchina regolari; 2.300 per residenti e il resto a pagamento, nei parcheggi o sulle strisce blu. Saranno dunque questi i posti prenotabili: le targhe associate a un «titolo di sosta» entreranno nella white list. Le altre auto, se passeranno sotto una delle 28 telecamere, verranno invece multate. Le restrizioni al traffico scatteranno in caso di un evento per il quale si prevedano più di 30 mila spettatori e i divieti inizieranno da tre ore prima della partita o del concerto, fino a mezz’ora dopo l’inizio. In passato s’era ipotizzato di lasciare il transito aperto a tutti, con un tempo di mezz’ora per cercare un posto e poi uscire, certificando di aver trovato parcheggio in regola.
«Avere invece riportato la Ztl dentro la normalità la renderà efficace — spiega il consigliere comunale Enrico Fedrighini, che per anni ha seguito il percorso amministrativo con una serie di sollecitazioni sia in Consiglio, sia verso gli uffici comunali —. Con queste regole si tratta di un provvedimento che inciderà in modo ampio e reale in una zona che per anni ha subito una pressione di traffico pesante. Ci sono i presupposti per un vero miglioramento ambientale».
Se non già le multe, da settembre dovrebbero iniziare i test, una sorta di fase di pre-esercizio. Il Comune, oltre a definire regole più lineari, in questi mesi avrebbe risolto anche il problema di molte attività che si trovano all’interno di un’area così estesa: palestre, parrocchie, officine, un pronto soccorso veterinario, alcuni uffici. I proprietari e gestori potranno comunicare le targhe di clienti e dipendenti, che non saranno multate. Quando sarà avviata, quella di San Siro sarà la Ztl più grande di Milano. Sul carico di auto non esistono calcoli precisi, perché la maggior parte delle macchine si ferma oggi in sosta irregolare, ma le stime dei tecnici e dei residenti ipotizzano che, a fronte dei 6.500 posti regolari, con i grandi eventi arrivino tra le 20 e le 30 mila macchine. Il dialogo col ministero sulle regole è stato complesso. In passato Arianna Censi, assessora alla Mobilità, aveva spiegato: «Vogliamo proseguire con l’attuazione della Ztl di San Siro per regolarizzare il flusso imponente di auto nell’area dello stadio».
fonte: Corriere.it