Nella classifica Clean Cities Milano seconda a Parigi per la sicurezza delle scuole Ma per 30 all’ora e ciclabili scende al 23esimo posto. Bene le strade scolastiche. Un po’ meno quelle con il limite dei trenta chilometri orari. Mentre sono ancora poche le infrastrutture ciclabili protette. È il quadro che emerge, per la città di Milano, dal City Ranking 2025, la classifica che valuta trentasei città europee in base alla loro capacità di offrire spazi urbani sicuri e accessibili per le bambine e i bambini.

L’indagine è stata realizzata da Clean Cities Campaign, una coalizione europea di oltre cento Ong, associazioni ambientaliste, movimenti di base e organizzazioni della società civile. Tre gli indicatori che sono stati presi in esame: la percentuale di scuole primarie all’interno dell’area cittadina dotate di strade scolastiche che limitano il traffico motorizzato almeno durante gli orari di carico e scarico dei bambini; la rete stradale totale con una velocità massima di trenta chilometri orari e la lunghezza dell’infrastruttura ciclabile protetta dal traffico di auto e furgoni. Il risultato? Nella classifica generale, cioè quella che fa una media di tutti e tre i parametri, Milano è alla ventitreesima posizione in Europa, la seconda città italiana dopo Bologna che si colloca, invece, al sedicesimo posto. E il punteggio totale è del 33 per cento con un grado di giudizio di livello D. Il più basso è F.

Nel numero totale di strade scolastiche, però, Milano sale sul podio e ottiene la medaglia d’argento: seconda posizione con una quota, in percentuale, di scuole primarie con reti stradali scolastiche pari al 26 per cento. Meglio fa solo Londra.Mentre, al terzo posto, Parigi.

Classifica “ nera” per gli altri due indicatori. Su tutte le strade cittadine con limite di velocità di trenta chilometri orari — terreno di conflitto su cui ancora la città non ha adottato una vera e propria politica per il suo territorio — Milano scende alla trentesima posizione, con una rete stradale di 427 chilometri in cui vige la Zona 30. Fanno peggio tra le città italiane solo Torino al trentunesimo posto e Roma alla trentatreesima posizione. Mentre, Bologna e Firenze si aggiudicano rispettivamente la diciottesima e ventiquattresima posizione.

Sulla lunghezza dell’infrastruttura ciclabile protetta in città, invece, Milano conta una rete che si estende fino a 180 chilometri. Ma la quota è bassa, il 9 per cento, e fa scivolare la città al ventiquattresimo posto in classifica. Occorre precisare che il dato è ottenuto dal rapporto tra la lunghezza della ciclabile protetta dal traffico motorizzato e la lunghezza totale della rete stradale. Firenze, nonostante conti meno chilometri, si colloca una posizione sopra, al ventitreesimo posto. Ma ancora: Torino è alla ventesima posizione con 234 chilometri di ciclabile protetta. Mentre Bologna è quindicesima con i suoi 158 chilometri. Roma è terzultima. Nella classifica generale, nessuna città italiana è tra le prime dieci posizioni. La città più avanzata d’Europa, invece, è Parigi. Seguono Amsterdam e Anversa. Subito dopo Bruxelles e Lione.

« Queste misure sono essenziali per ridurre il pericolo stradale e creare città più sane e inclusive per tutta la comunità — dice Clean Cities — . Dare priorità alle esigenze dei bambini sulle nostre strade rende le città più sicure non solo per i più piccoli, ma porta benefici a tutti, incidendosulla sicurezza stradale e sulla qualità dell’aria».

fonte: Repubblica