Un altro tassello importante per la pedonalizzazione del centro di Milano. In piazza Cordusio spazio a chi si muove a piedi e fuori auto e taxi. Dal 6 maggio partirà il cantiere per la riqualificazione dello snodo, luogo storico progettato dall’architetto Luca Beltrami che collega piazza Duomo a piazza Castello. Un intervento che, durante i mesi di lavori, impatterà non poco sulla città. Sarà completato a ottobre 2026 con una pausa, però, obbligatoria durante le Olimpiadi.

Il risultato? Piazza Cordusio, alla fine dei cantieri, sarà chiusa al traffico: potranno transitare solo tram e mezzi di emergenza. Anche via Dante vedrà il completamento della sua riqualificazione iniziata con il progetto degli Anni ’ 90: anche l’ultimo tratto a sud sarà pedonalizzato. In totale oltre 8.700 metri quadrati di spazio pubblico saranno ritoccati, con un investimento di circa tre milioni di euro, finanziato dagli sponsor, Generali Real Estate e Hines.
«Dall’ultima volta che si è messo mano a questa area sono passati 30 anni circa — ha detto il sindaco Beppe Sala — , ed è anche vero che è da tanto tempo che se ne parla. Saranno lavori, come sempre, abbastanza lunghi ma sono significativi, quella è una gran via che unisce dal Castello idealmente il Duomo, e che è importante per l’immagine di Milano».

Altri sette milioni di euro saranno spesi per rifare 1.200 metri lineari di binari del tram per ridurre rumore e vibrazioni.

Nove diverse linee tranviarie cambieranno percorso fino al prossimo 14 settembre, con la riattivazione di tutte le tratte il 15 settembre.

«Rigenerare e valorizzare piazza Cordusio era uno degli obiettivi di questa amministrazione — dichiara l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi — . Un intervento prestigioso nel cuore di Milano, che si inserisce nello straordinario sistema che connette Arco della Pace, Castello e Duomo, e che renderà migliore l’esperienza dei tanti visitatori della nostra città e dei milanesi.

Abbiamo lavorato molto per arrivare a questa soluzione, che soddisfa tutti e che restituirà una zona più godibile, più ordinata, con l’ampliamento dello spazio pedonale e la valorizzazione delle presenze architettoniche, seguendo i principi del miglioramento della vivibilità degli spazi pubblici, del favorire la mobilità attiva e dell’aumento dei luoghi cittadini di sosta e di socialità».

fonte: Repubblica