Quasi metà degli studenti non si sente al sicuro negli spostamenti casa-scuola. È quanto è emerso dal report presentato dalla Consulta provinciale studentesca di Milano all’interno del forum della Mobilità, rassegna del Comune per fotografare lo stato degli spostamenti in città. L’indagine, curata per un anno, ha raccolto 10.458 risposte di alunni delle scuole superiori residenti nella Città metropolitana di Milano. Degli oltre 10 mila questionari, 4.568 sono stati compilati da studenti residenti all’interno del Comune.
Alla domanda «Ti senti al sicuro durante i tuoi spostamenti scolastici?», il 40,7 per cento degli studenti milanesi ha risposto «qualche volta no», il 6,5 per cento dei ragazzi ha messo una x sulla casella «spesso no». Il 52,8 per cento ha risposto «Sì, sempre». Il senso di insicurezza è legato ai mezzi usati per raggiungere l’istituto scolastico: il 63,4 per cento degli studenti utilizza il trasporto pubblico; il 25 per cento va a scuola a piedi o in bici.
«Chi utilizza i mezzi lamenta la sicurezza personale e l’affidabilità dei trasporti», precisa Cristiano Colombini, portavoce della consulta studentesca. «Gli alunni delle superiori hanno indicato nei box del questionario che i ritardi dei mezzi, ma anche la paura di molestie sono i problemi che caratterizzato l’utilizzo del trasporto pubblico. Se il servizio fosse diverso ancora più studenti ricorrerebbero a bus e metro». Il 70 per cento di chi ora raggiunge il proprio istituto scolastico in auto o in motorino, sarebbe disposto a utilizzare i mezzi pubblici per andare a scuola nel caso in cui il tempo impiegato fosse lo stesso.
Il traffico, invece, disincentiva a raggiungere la scuola in sella alla propria bici. «Gli studenti ci hanno segnalato che è troppo “pericoloso” per via delle auto. Ma a molti piacerebbe pedalare per raggiungere il liceo». Alla domanda «Andresti a scuola in bici se fosse più sicuro?» più del 60 per cento di chi ora usa i mezzi pubblici ha risposto in modo affermativo.
«Abbiamo notato che tra gli studenti si respira un senso di insicurezza nel muoversi in città, che non si limita solo agli spostamenti casa-scuola. In particolare, alcune ragazze ci hanno raccontato che quando escono in serata e indossano un vestito o una gonna sono costrette a portarsi una tuta di ricambio per prendere i mezzi pubblici e tonare a casa. Hanno paura di subire molestie».
La consulta studentesca, oltre al report, ha presentato all’amministrazione comunale una serie di proposte che potrebbero aiutare a migliorare la mobilità per gli studenti, come investire nell’illuminazione nella zona nord-est della città, garantire la sicurezza con personale addetto sui mezzi pubblici in determinate fasce orarie e aumentare il numero delle corse dei bus. «Concordo con molte loro proposte», sottolinea l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, che aggiunge come il report sia « indubbiamente utile per comprendere quali sono le esigenze dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le superiori»
fonte: Corriere.it