Sei milioni di biglietti ricaricabili venduti in meno di quattro mesi, tre milioni di corse acquistate via app dall’inizio dell’anno, 24 milioni di clienti che hanno pagato con carta di credito.

La svolta digitale, nonché la comodità per gli utenti, premia le scelte di Atm che sta pigiando sull’acceleratore per salutare definitivamente la vecchia carta.

Partiamo da RicaricaMi, il nuovo ticket ricaricabile, lanciato il 7 maggio scorso. La tessera, che ha dato l’addio al biglietto usa e getta rimpiazzando alle macchinette e alle rivendite il vecchio ticket, consente di risparmiare carta e di non stampare ogni volta un nuovo biglietto. I vecchi tagliandi si possono utilizzare ancora fino al 30 novembre.

La nuova tesserina, che si acquista senza costi aggiuntivi e che quindi non comporta alcun rincaro del biglietto, funziona come un ticket elettronico che si ricarica alle macchinette presenti nei mezzanini della metropolitana, dal tabaccaio e in edicola. Può contenere fino a 30 biglietti ordinari con la stessa tariffa, fino a cinque carnet da dieci viaggi con tariffa Mi1-Mi3 e al massimo un biglietto giornaliero o un tri-giornaliero. Dunque, non si getta dopo l’uso, ma va riutilizzato. Le ricariche più gettonate in questi primi mesi sono il biglietto urbano Mi1- Mi3, cioè il basico da 2,20 euro, il giornaliero e il carnet.

Per convalidare il biglietto basta avvicinarlo al lettore sui tornelli della metropolitana o alle convalidatrici a bordo dei mezzi di superficie, proprio come si fa con gli abbonamenti classici. Non si infila più nella fessurina, meccanismo che sparirà da fine novembre, insieme ai vecchi ticket.

La tessera può essere utilizzata anche su alcune tratte ferroviarie di Trenord (il passante) e sui mezzi di trasporto dei gestori extraurbani che operano nel territorio del Sistema tariffario integrato. Non è nominativa e può essere usata da persone diverse, anche se non contemporaneamente. Ovvero, il titolare del ticket elettronico non potrà passare il biglietto ad altri pendolari che fanno il viaggio con lui.

Con centinaia di milioni di passeggeri che ogni anno viaggiano tra metrò e mezzi di superficie, tagliare la carta vuol dire un bel risparmio ecologico.

Bene dunque il ricaricabile, ma per molti utenti dei mezzi pubblici la comodità vera è il pagamento del viaggio con carta di credito: si avvicina la carta al lettore, si passa e via. Senza perdere tempo ad acquistare titoli di viaggio. Questo sistema è attivo dal 2018 in metropolitana e dall’anno scorso sui mezzi di superficie. È molto utilizzato da turisti e viaggiatori occasionali e negli anni è cresciuto sempre di più: nei primi 8 mesi del 2024 hanno utilizzato questo metodo di pagamento 24 milioni di viaggiatori.

Infine, la App. Utile per essere aggiornati in tempo reale su percorso, servizi ed eventuali disservizi, è anche una piattaforma di acquisto: da inizio anno a oggi sono quasi 3 milioni i biglietti venduti in questa modalità.

fonte: Repubblica Milano