Un viavai di macchine in una zona pedonale, dove è severamente vietato. In via Paolo Sarpi ogni giorno entrano di media 14 automobili riprese della telecamere e sanzionate. Le multe inflitte ai trasgressori nel 2024 sono state più di 5 mila. Precisamente 5.123 sanzioni sono state staccate a chi ha infranto le regole del codice della strada circolando in via Sarpi « benché agli accessi fossero esposti i segnali indicanti inizio di un’area pedonale » . Se alle telecamere difficilmente sfuggono i trasgressori, un numero decisamente più esiguo di contravvenzioni risulta dai provvedimenti della polizia locale per chi ha parcheggiato irregolarmente: solo 121 multe in un anno, tra cui 40 sono state date per la sosta sull’area pedonale, 30 per quella sui marciapiedi, 13 per chi ha parcheggiato sulle strisce pedonali, altrettante per chi ha lasciato il veicolo in punti di «grave intralcio» e le altre per ulteriori motivi.
L’isola pedonale è stata istituita nel 2011, ormai 14 anni fa. Ma, a quanto risulta dalle sanzioni, per molti è ancora abitudine attraversare la strada in automobile come se il divieto di transito fosse solo un orpello. «Via Paolo Sarpi — spiega un consigliere comunale — è una strada che purtroppo ancora si presta al passaggio delle automobili, nonostante ormai il divieto sia in vigore da molti anni. Le telecamere sanzionano chi trasgredisce, ma non basta. Servono vigili a piedi o in bici per un controllo più capillare. Molte auto non sono solo di passaggio ma si fermano e parcheggiano in divieto. Per queste serve sicuramente più attenzione».
Sentinelle della zona non sono solo i vigili, ma anche i residenti che nella social street del quartiere, uno dei gruppi più attivi in città, immortalano con fotografie segnaletiche le contravvenzioni delle automobili tra Paolo Sarpi e dintorni.
«Spesso abbiamo chiesto il rispetto delle regole. Ci è sempre stato risposto dalle istituzioni che qui serve trovare un equilibrio tra le diverse esigenze. Paolo Sarpi è una zona complessa, ma bisogna che tutti inizino a rispettare le norme». Paolo Brandi fa parte da anni dell’Associazione ViviSarpi, che aggrega i residenti del quartiere Sarpi-Bramante-Canonica. «Il problema non è solo che le auto passano nonostante il divieto. Un tema che quotidianamente i residenti affrontano è anche la velocità dei veicoli. Taxi, auto e moto utilizzano via Paolo Sarpi come se fosse una strada a scorrimento veloce. È fastidioso a livello di inquinamento acustico, ma è anche un problema di sicurezza per chi invece si muove a piedi. Non ci sono nemmeno i marciapiedi per proteggersiperché la strada dovrebbe essere interamente percorribile solo a piedi». «Una soluzione possibile è quella di invertire i sensi di marcia in alcuni tratti. Questo almeno aiuterebbe a ridurre la velocità di chi percorre la strada in auto quasi come se fosse un’autostrada. Un altro punto da rafforzare è sicuramente l’informazione. Bisogna spingere le persone a non percorrere la via in auto. Poi c’è un tema parcheggi da affrontare».
Fonte: Repubblica