Le norme a livello nazionale sono ancora nebulose e la svolta potrebbe arrivare col nuovo codice della strada (dunque probabilmente a breve). Però dal 1° ottobre anche i furgoni che circolano per le strade di Milano dovranno rispettare l’obbligo dei sensori per l’angolo cieco.

La regola imposta da palazzo Marino, più nel dettaglio, riguarda i veicoli M2 e N2. I primi sono tutti quei furgoni destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate (in questa categoria rientrano anche alcuni camper); i secondi sono i mezzi adibiti al trasporto merci aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12 tonnellate.

Entrambe le tipologie di veicolo dovranno essere dotate di un sensore in grado di rilevare la presenza di un pedone o un ciclista nel punto non coperto dagli specchi. Fino al 31 dicembre 2025 ci sarà una deroga: entrambe le tipologie di veicolo potranno essere “sprovviste” di tale sensore, ma dovranno dimostrare (portando sempre la documentazione a bordo) di aver acquistato il dispositivo e di essere in attesa dell’installazione. Non è la sola regola, su tutti i veicoli dovranno comparire gli adesivi che segnalano la presenza dell’angolo cieco.

La decisione di obbligare tutti i mezzi pesanti a dotarsi di sensori era arrivata martedì 11 luglio 2023, giornata in cui la giunta di Milano aveva approvato un pacchetto di mobilità (tra cui la sosta massima di due ore all’interno di Area C). La decisione era stata presa in seguito a una serie di incidenti stradali mortali causati da conducenti di camion.

Il comune aveva comunque previsto delle deroghe. Tutti i veicoli i cui proprietari risultavano in possesso di un contratto di acquisto di un sistema di sensori, potevano circolare fino all’installazione del dispositivo. Questo fino al 31 dicembre 2024, per i mezzi più leggeri, invece, il termine della deroga era stato fissato al 31 dicembre 2025.

Il provvedimento, scattato il 1° ottobre 2023, era stato impugnato da Assotir che si era rivolta al tribunale amministrativo regionale della Lombardia (Tar). Proprio il Tar, a novembre 2023, aveva approvato il ricorso, sospendendo il provvedimento. Palazzo Marino aveva subito annunciato battaglia facendo capire che si sarebbe rivolta al consiglio di Stato. Lo scorso 26 febbraio è arrivata la decisione del consiglio di Stato: il comune può obbligare i mezzi che circolano sulle strade a dotarsi di sensori.

Questione conclusa? Ovvio che no. Il ministero ha riaperto la partita lo scorso 4 luglio. La Direzione generale per la Motorizzazione lo scorso 4 luglio ha fatto sapere che l’unico regolamento valido è quello UN 151, norma he prevede l’obbligo di un sistema di monitoraggio degli angoli ciechi per la commercializzazione e immatricolazione dei veicoli solo a partire dal 7 luglio 2024, senza contemplare alcuna prescrizione per i veicoli già circolanti e a fine serie. L’installazione di un “kit” non è attualmente consentita. Non è chiaro cosa succederà nelle prossime settimane: qualcosa potrebbe cambiare con l’introduzione del nuovo codice della strada, se così non fosse è probabile che la questione tornerà in tribunale.

fonte: Milano today