Sos piste ciclabili. Il Comune chiamerà un super esperto per fare la radiografia ai percorsi per le biciclette. Nel radar, in particolare, le dibattute corsie disegnate sull’asfalto che tagliano le carreggiate con una striscia in segnaletica orizzontale. La nuova modalità per dividere i ciclisti dalle automobili in strada è stata introdotta nel 2020. L’obiettivo di allora era sperimentare forme più flessibili di spostamenti, creare spazi per i ciclisti in città con interventi rapidi e dai costi più contenuti. Di questo tipo se ne conteggiano 78 chilometri in città su oltre 300 km di itinerari per i ciclisti.
Ma la riforma del Codice della strada, approvata la scorsa settimana, potrebbe cambiare le regole. Ed ecco che Palazzo Marino si attrezza: come tracciare da ora in avanti gli itinerari? E, quelli finora creati, rispondono ai requisiti richiesti? L’esperto manager delle ciclabili aiuterà il Comune a rispondere ai quesiti e guiderà la mano dei tecnici nella progettazione dei futuri percorsi per le biciclette a cui l’amministrazione non ha intenzione di rinunciare. A dispetto, quindi, delle complicazioni che il ministero, con il nuovo codice della strada, ha seminato.
« L’amministrazione comunale ha avviato, unitamente alle altre amministrazioni locali, molteplici interlocuzioni con i ministeri competenti in materia, che hanno chiarito, ove necessario, le finalità e le modalità di applicazione della normativa previgente e di quella da ultimo intervenuta » , è scritto nella determina firmata dal direttore generale del Comune, Christian Malangone. con cui si nomina la «dott.ssa Carmela Francesca, Vice Direttora Generale del Comune » a capo del progetto relativo « al servizio di supporto nell’analisi e nella verifica degli aspetti connessi alla sicurezza stradale delle piste ciclabili in segnaletica e delle corsie ciclabili del Comune di Milano».
Sì dovranno stendere delle linee guida « in materia di progettazione e realizzazione delle future piste ciclabili in segnaletica e delle corsie ciclabili » . Da qui, la necessità di avvalersi « del supporto di un soggetto esterno qualificato per l’analisi e la verifica degli aspetti connessi alla sicurezza stradale delle piste ciclabili in segnaletica e delle corsie ciclabili».
fonte: Repubblica