Fra un mese, tra fine febbraio e inizio marzo lo spazio ai piedi della Torre Velasca tornerà accessibile a tutti. Passeggiando accanto al cantiere che piano piano arretra e sbaracca, si vede tutto, manca solo di poterci camminare. Davanti all’ingresso del gigante brutalista si scorge l’area pedonale: la pavimentazione in pietra, realizzata con grandi lastre di trachite, richiama tante altre piazze del centro storico. Addio asfalto, dunque, elemento che ha sempre contribuito a rendere piazza Velasca un brutto e disordinato accrocchio di marciapiedi di diverse altezze e parcheggi per le auto.
Pietroni, ma anche sanpietrini in porfido rosso restituiscono la storicità dell’edificio progettato alla fine degli anni Cinquanta dallo studio BBPR. I marciapiedi, che incorniciano le lunghe panchine in legno e gli ulivi in vaso posti davanti all’ingresso e ai lati della torre, sono invece rivestiti e delimitati da lastre e cordoli in granito. Le sedute, che puntano a trasformare l’area in un luogo pubblico vero, sono in legno scuro e acciaio. Oltre agli ulivi, che si vedono già oggi, arriveranno anche le magnolie nonché piante più basse che varieranno a seconda delle stagioni.
La firma dell’intero progetto, restauro della torre vincolata compreso, è dell’architetto Paolo Asti, mentre il disegno che la sera regala una suggestiva illuminazione alla piazza ( anche grazie ai due storici lampioni rimessi a nuovo) e all’edificio è a cura dello studio ESA Enginnering.
La Torre Velasca è stata venduta da Unipol al colosso americano Hines nel 2020 per 160 milioni di euro. Il cantiere nel grattacielo, ormai chiuso, è partito nel 2021, quello dello spazio sottostante ad aprile del 2023: il costo complessivo dell’operazione, compreso un minuzioso restyling confezionato con la sovrintendenza che ha chiesto fosse il più conservativo possibile, è di 230 milioni.
Ora entriamo nella torre, 34 mila metri quadrati di spazi distribuiti su 29 piani, di cui due interrati: la destinazione d’uso dell’edificio comprende negozi, ristoranti, uffici e lussuosi appartamenti in affitto.
Fonte: Repubblica