Venticinque fermate per collegare in poco più di mezz’ora Milano con la Brianza. Da Seregno al Niguarda. E’ il progetto della metrotranvia che potrebbe rivoluzionare la mobilità del nord Milano offrendo un collegamento alternativo con la provincia di Monza e Brianza. Ma il cantiere al momento ha subito alcuni ritardi. E il termine dei lavori, avviati a gennaio 2023, è slittato al 2028.
Mercoledì 5 marzo c’è stato un confronto tra la Commissione Territorio, la Città Metropolitana di Milano e la CMC di Ravenna sulle criticità dei cantieri della metrotranvia Milano-Seregno: il presidente della commissione Jonathan Lobati ha incontrato la consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie della Città Metropolitana Daniela Caputo e i vertici dell’impresa incaricata dei lavori presso la sede dell’azienda a Cormano.
“L’opera sconta già un ritardo di sedici mesi. Dobbiamo lavorare tutti insieme per evitare di allungare ulteriormente i tempi” ha spiegato Jonathan Lobati. Al termine dell’incontro i Consiglieri della Commissione Territorio hanno percorso tutta la linea, da Paderno a Seregno, per fare il punto sull’andamento dei cantieri. Il collegamento dovrebbe aprire al pubblico nell’ultimo trimestre del 2027, con un ritardo di oltre 16 mesi rispetto al cronoprogramma.
L’opera, progettata nel 1999, ha subito un iter complesso e travagliato con l’apertura dei cantieri a gennaio 2023 per un investimento complessivo di 256 milioni di euro. Il tracciato sarà lungo 14,3 chilometri con 25 fermate distanti tra loro in media 540 metri e attraverserà 8 comuni: Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno. La prima parte del tracciato, da Parco Nord a Calderara nel Comune di Paderno Dugnano (7,9 km), sarà a doppio binario, mentre la seconda parte della linea, da Calderara a Seregno FS (6,4 km), sarà a binario singolo con raddoppi agli incroci. Parte integrante dell’opera è il nuovo deposito tranviario al confine fra i comuni di Desio e Seregno: una struttura coperta di 800 mq che sarà utilizzata come deposito dei tram e per la manutenzione dei mezzi.
Sono previste 8 sottostazioni elettriche (4 interrate e 4 fuori terra) e un parcheggio di interscambio a Paderno Dugnano. Il progetto prevede una corsa ogni 5 minuti nelle ore di punta e una ogni dieci minuti nelle ore di morbida. Per percorrere l’intera tratta, da Milano a Seregno, si stima un tempo massimo di 40/50 minuti. Nel progetto, tra le opere di compensazione previste, ci sono iniziative green: i treni saranno dotati di trasmettitori in grado di recuperare l’energia che si sviluppa dal tram in fermata e rimetterla in rete, mentre per ogni albero tagliato se ne pianteranno due.
I cantieri, come spiegato dalla consigliera delegata Daniela Caputo, hanno subito un forte rallentamento a causa della procedura di liquidazione in continuità che ha coinvolto l’impresa appaltatrice, a causa delle modifiche al progetto per rispondere alle esigenze dei comuni attraversati dall’infrastruttura e dei lavori per la dismissione della vecchia linea a Cinisello Balsamo e Desio. ll termine dei lavori è ora ipotizzato per marzo 2028.
Fonte: Milano today