Secondo i dati ARPA Lombardia, ieri Milano, Monza e Pavia hanno registrato il secondo giorno consecutivo di superamento dei limiti di legge per il PM10 (50 µg/m³): 82 µg/m³ a Milano Marche, 69 a Monza Machiavelli e 66 a Pavia. Valori elevati anche a Lodi (66), Bergamo (57), Brescia (53), Como e Varese (51) e in molti centri della fascia pedemontana – da Meda (77) a Magenta (70), Crema (68), Cassano d’Adda (65) e Codogno (63).
Con il riscaldamento domestico ancora spento, il principale responsabile di questo primo episodio acuto di inquinamento è il traffico veicolare, concentrato lungo le direttrici urbane e autostradali. Le previsioni indicano un possibile peggioramento nei prossimi giorni, con l’arrivo del freddo e delle inversioni termiche che riattiveranno anche le altre fonti emissive.
Critico Legambiente Lombardia: il rinvio del blocco dei diesel Euro 5 e il ritardo nelle politiche di mobilità sostenibile evidenziano “una timidezza fuori dalla storia” delle città lombarde nel ridurre la motorizzazione privata, mentre continuano a essere finanziate nuove autostrade. “Il futuro – commenta Federico Del Prete – è nel trasporto collettivo, nella mobilità attiva e nella riconversione elettrica del trasporto merci: continuare a ignorarlo significa pagare un conto ambientale e sanitario sempre più alto.”