Hanno scelto il corso Umberto, dove sono morti pedoni investiti da auto, i promotori del flash- mob che in bici hanno protestato contro il nuovo codice della strada proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini. “La riforma viene proposta per salvare vite in strada” – spiegano in un volantino i partecipanti – ma nella sostanza prefigura il persistere della strage.

Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia Ztl, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano sicurezzastradale 2030”.

Prima di raggiungere in corteo piazza del Plebiscito, per consegnare un documento al prefetto con le loro richieste, i partecipanti hanno provocatoriamente percorso un tratto della pista ciclabile cittadina interdetta da barriere di new jersey, portando in spalla le bici.

“Le principali cause di morte sono (secondo l’Istat) – si legge nel volantino – l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti. Queste cause non vengono prese in considerazione dalle proposte del ministro per quello che abbiamo ribattezzato “ Nuovo codice della strage” .

fonte: Repubblica Napoli