Quattro vittime della strada da inizio anno a Napoli: due pedoni e due centauri. Il bilancio ha un trend simile al 2024: lo scorso anno su 26 vittime, 14 stavano attraversando a piedi la strada, due erano in sella a una bicicletta e nove guidavano uno scooter.

« A morire in strada sono soprattutto le categorie più fragili – afferma TeresaDandolo di Fiab Cicloverdi Napoli, associazione che aderisce al Comitato “ Napoli città 30” – Per questo motivo chiediamo con insistenza di adottare il modello “ città 30” che ha prodotto risultati importanti in Europa e, in Italia, a Bologna. La strage si ferma solo se si supera la cultura dell’auto in nome di una mobilità sostenibile».

Il bilancio a fine febbraio era di 117 incidenti, di cui tre mortali. Quello del 2024 è di 4.703 incidenti con 26 vittime e 68 feriti gravi. I dati calano rispetto ai 34 morti in 4.777 incidenti del 2023 anche per merito degli interventi del Comune: attraversamenti rialzati, dossi e altri provvedimenti che si continuano a realizzare nelle strade indicate come più pericolose dai report della polizia municipale. « Ma il numero dei pedoni tra le vittime è ancora elevato: dobbiamo arrivare a zero – aggiunge Dandolo – Inoltre, nell’ultimo periodo aumentano i ciclisti coinvolti in incidenti, perciò serve una rete di ciclabili adeguate in città».

Per la presidente di Fiab Cicloverdi Napoli deve cambiare l’approccio: «Ne abbiamo parlato all’osservatorio sull’incidentalità in prefettura, da tempo chiediamo che il piano sicurezza del Comune venga tarato su una visione complessiva: non basta istituire più aree con limite di 30 all’ora che tra l’altro già ci sono in città o, ancora, agire sulle singole zone secondo la pericolosità constatata ». Il punto, secondo la portavoce del comitato, « è che non basta un cartello per far rallentare i veicoli: servono controlli, conformare le carreggiate per renderle più strette, oltre a più ztl e più aree pedonali. Ma prima, si deve sensibilizzazione la cultura dei cittadini. Bologna ha investito 24 milioni in tre anni. Il sistema “ città 30” ha risultati eccellenti per la sicurezza e la vivibilità del territorio».

Fonte: Repubblica