«Il mio auspicio è che le tariffe minime possano essere unificate. Penso a una stessa tariffa a 1,50 euro». Parla così Edoardo Cosenza, assessore comunale a Trasporti e infrastrutture, dopo l’approvazione in giunta del piano strategico operativo 2025- 2027 di Anm. L’idea del Comune è di portare a 1,50 euro anche il biglietto di funicolari, autobus e di avere quindi una tariffa unica per tutte le società che operano in città, comprese Eav e Linea 2 di Trenitalia. Decisione politica per cui servirà il via dalla Regione.
“ Per il 2025, complessivamente, sono previste 139 assunzioni indispensabili (al netto delle 23 già effettuate) – scrive Anm – per mantenere i livelli produttivi contrattualmente richiesti”. “ Non consentono però incrementi dei servizi auspicabili in ottica di ottimizzazione dell’utilizzo degli asset”. La pianta organica a regime sarà di circa 900 persone. Quello della mancanza di personale è tra i principali problemi per garantire il funzionamento degli impianti e i prolungamenti del servizio.
Giovedì, ad esempio, nella funicolare di Chiaia, tornata in servizio lo scorso 31 gennaio dopo oltre due anni di chiusura, alle 19 la stazione Palazzolo è rimasta chiusa proprio perché non c’era personale a disposizione. Quest’anno l’azienda di trasporto vuole procedere con l’automazione della funicolare centrale per tutta la giornata e per tutte le stazioni. Con l’obiettivo di fare lo stesso nel 2026 con gli altri impianti. In pratica ci sarà un’unica sala comando e questo permetterà un risparmio di personale.
Tra le novità, oltre all’estensione dell’orario di servizioa Chiaia è previsto un prolungamento notturno estivo dell’ascensore di Monte Echia, mentre è fissata all’anno prossimo l’apertura della stazione della funicolare Castel Sant’Elmo.
Annunciate novità importanti per le metropolitane. La Linea 1 passerà da 9 treni in servizio a 12. In totale saranno 14, ma un mezzo andrà in manutenzione a rotazione e un altro sarà nel deposito per essere utilizzato in caso di problemi. A marzo aprirà la stazione Centro direzionale e a cui seguirà quella dei Tribunali. Nel 2026 i treni in esercizio saranno 14. Per la linea 6 l’obiettivo è prolungare l’orario fino alle 20,30.
“In linea generale dovranno essere attuati meccanismi volti a migliorare l’efficienza e a conseguire una quota di recupero dei costi pari ad almeno il 35 per cento, come richiesto dalla normativa nazionale in materia di trasporto pubblico urbano, attraverso la revisione degli indicatori di prestazione, che dovrà essere inclusa nei contratti di servizi pubblici successivi a quello attuale” si legge sempre nel Pso. Lo scenario del piano è caratterizzato da cambiamenti contrattuali. “ È stato individuato con gara un nuovo gestore per i servizi di trasporto pubblico locale nell’ambito della Città metropolitana ( lotto 4) che implica il subentro del nuovo gestore nei servizi attualmente affidati. Nel piano si prevede un subentro graduale a partire dall’anno 2026, nella misura del 50% nel 2026 e 70% nel 2027. Per i servizi Tpl nel Comune di Napoli ( lotto 5) si prevede invece l’affidamento in house ad Anm con una gestione transitoria affidata in emergenza nel 2025».
Per quanto riguarda i finanziamenti, l’impegno del Comune sale a 50 milioni l’anno con un incremento di 2 milioni, mentre dalla Regione a partire dal 2026 sono attesi 3 milioni in più. Prevista la dismissione dell’immobile di Ponte dei francesi che però potrebbe essere acquisito da Palazzo San Giacomo.
Fonte: Repubblica