A pochi giorni dall’inaugurazione della stazione della linea 1, la Regione, proprietaria della tratta, rilancia l’ipotesi di una società unica per i trasporti tra i 2 enti Fermata Centro direzionale della Linea 1, inaugurazione tra pochi giorni: stazioni e binari li ha realizzati il Comune di Napoli, la proprietà invece è della Regione.

Una nota inviata il 3 dicembre da Eav mette subito in chiaro: “Il tratto di linea tra piazza Garibaldi e Centro direzionale è il primo, di proprietà della Regione, che verrà posto in esercizio da Anm”. Cioè dalla società del Comune che gestisce la Linea 1. “Appare quindi opportuno preliminarmente definire con una convenzione il rapporto tra il proprietario della infrastruttura e il soggetto che la gestirà”.

Oltre a collaudi e prove tecniche, con l’apertura di Centro direzionale, i tecnici di Comune e Regione sono seduti a un tavolo per sperimentare una prima convivenza. L’accordo per 24 mesi è senza spargimenti di sangue: il Comune non paga il pedaggio alla Regione ma si fa carico della manutenzione. L’impegno però è trovare di qui a due anni “ un modello di gestione condiviso”.

Perché Centro direzionale è solo il primo pezzo della tratta di proprietà della Regione che arriverà fino a Capodichino. Con la cosiddetta chiusura dell’anello della Linea 1. Vuol dire che sulla Capodichino-Garibaldi si congiungeranno due metro: la linea 1 che arriva a Piscinola attraversando la città e la metro ex Alifana di Eav che da Piscinola porta fino ad Aversa passando per Mugnano e Giugliano.

Il progetto dell’anello metropolitano contempla proprio un uso “promiscuo” della rete: cioè i treni Eav che possono transitare sugli stessi binari della metro di Anm. “ Ci sono ipotesi allo studio scrive De Gregorio nella nota di dicembre – di un futuro congiunto esercizio, a chiusura avvenuta dell’anello, da parte delle due società Anm ed Eav”.

Cosa che comporta “ reciproci compensi” da definire. Al punto che si ritorna a parlare, con la chiusura dei cantieri, di una società unica di trasporti su ferro tra Comune e Regione. Non fosse altro perché l’appeal della metro cittadina, attrazione per i turisti, risulta maggiore della metro regionale più a uso e consumo dei pendolari dell’hinterland.

La soluzione, al momento, in vista del taglio del nastro di Centro direzionale, recita cosi: “I costi del pedaggio per l’utilizzo della infrastruttura da riconoscere alla Regione restano compensati con gli oneri di manutenzione di cui Comune e Anm si fanno carico”.

Intanto i lavori in corso: alle 4 stazioni che sta realizzando il Comune sulla tratta Garibaldi- Capodichino della Regione, vanno in parallelo le 4 stazioni dell’Eav sulla tratta Capodichino-Piscinola (Di Vittorio, Miano).

Nel 2020 fu convocato un tavolo tecnico al ministero. “ La configurazione finale delle due linee – è agli atti prevede un anello chiuso, costituito da 23 stazioni della linea gestita da Anm e da 4 stazioni della linea gestita da Eav, più una antenna di 6 stazioni della metropolitana Eav che si innesta nell’anello in corrispondenza di Piscinola”.

Eav ha già acquistato 10 treni con le stesse caratteristiche dei 23 della metro Anm. Dal tavolo del 2020 venne fuori “ un scenario condiviso” che “ prevede un esercizio promiscuo con l’ingresso di 1 treno di Eav nell’anello metropolitano ogni 3 treni del Comune”.

fonte: Repubblica