Napoli rimane il pomeriggio e la serata di sabato senza le metropolitane gestite da Anm. Troppi dipendenti in malattia. Lo stop arriva senza preavviso. La Linea 1 si ferma alle 13,35 e la Linea 6 viaggia solo tra Mostra e San Pasquale. E oggi non andrà meglio con la metro 1 limitata tra Piscinola e Dante e lo sciopero di quattro ore, dalle 12,45 alle 16,45, proclamato da Usb e che coinvolge anche funicolari, tram e bus.

In Anm confermano « un picco di epidemia » e si scusano con l’utenza. La chiusura è un danno economico con meno incassi. Forte il disappunto del sindaco Manfredi. Lo stop improvviso al trasporto pubblico su ferro con evidenti disagi per i cittadini impone un’istruttoria della prefettura. La partecipata dei trasporti ha inviato le visite fiscali e verificherà eventuali livelli anomali nella percentuale di ammalati. La vicenda delle assenze, non ancora risolta e con la tratta limitata oggi tra Dante e Piscinola, impedisce al Comune di aprire la stazione Centro direzionale, pronta dal punto di vista tecnico. Si spera di poterlo fare domani, giorno in cui il direttore Francesco Favo ha convocato un incontro con i sindacati per il quale trapela ottimismo.

L’assenza stimata è del 30 per cento tra agenti di stazione e conducenti dei treni tra la Linea 6 e, in particolare, nella sala operativa che governa la Linea 1. Senza la control room non si può far funzionare la metro tra Garibaldi e Piscinola. L’azienda ha perciò comunicato ieri mattinata il congedo forzato d’ufficio ( ossia di non presentarsi al lavoro) al personale del turno pomeridiano nelle stazioni Linea 1, mentre quello del mattino ha smontato con due ore di anticipo.

Polemiche e rabbia anche sui social. Più utenti propongono manifestazioni di protesta “ per i gravi disservizi delle ultime ore: siamo la terza città italiana, non è ammissibile vivere senza trasporti pubblici dignitosi”.

fonte: Repubblica