Ieri sera il ConsiglioComunale ha approvato il PUMS, il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. Era stato adottato da Padova e dai comuni aderenti alla Co.Me.Pa nel 2020 e, dopo aver completato tutto l’iter regionale, rallentato soprattutto dall’emergenza Covid, ieri è arrivato all’ultimo passaggio formale.

L’approvazione non comporta grandi modifiche per quel che riguarda gli aspetti generali della mobilità sostenibile. Per i progetti come il tram ad esempio, e per poter richiedere finanziamenti ministeriali, è necessario solo il passaggio di adozione del Piano, fatto appunto già nel 2020.

Non ci sono modifiche neanche nei contenuti perché parliamo di un Piano approvato da tutti i comuni contermini con un iter complesso che in caso di cambiamenti sostanziali avremmo dovuto ripetere.

Quello che cambia è che l’approvazione formale permette di insistere su alcuni temi di grande importanza, come la sicurezza stradale, ovvero l’estensione delle zone30 e l’istituzione delle Strade Scolastiche, strumenti rallentati da una recente direttiva ministeriale.

Oggi Padova ha 95.626 metri di strade con il limite a 30 km/h e si vogliono estendere, partendo dalle aree in prossimità di parchi, luoghi di culto, scuole, insomma luoghi dove si trovano molti pedoni e biciclette, verso una vera e propria Città30 dove attraverso infrastrutture, comunicazione e istituzione di limiti di velocità, si mette davanti a tutto la sicurezza delle persone.

Si vuole anche estendere l’istituzione di vere e proprie strade scolastiche, tenendo conto delle singole esigenze e particolarità di ogni scuola.

Insomma, dichiara l’Assessore alla Mobilità Andrea Ragona “da oggi proseguiamo con ancor più convinzione e soprattutto con tutti gli strumenti necessari su una strada che abbiamo già tracciato, continuando il lavoro di condivisione con i cittadini e le Consulte di Quartiere per determinare le priorità su cui intervenire.”