Cessione dei servizi in perdita come car e bike sharing e rimozione auto, possibilità di esternalizzare a privati alcune attività della gestione della Ztl, dei parcheggi e della segnaletica stradale e aumento del costo dei biglietti: i ticket dei bus passeranno da 1,40 euro a 1,60, i parcheggi aumenteranno di 4.500 stalli e in alcune zone costeranno 1,50 o 2 euro, senza più la pausa pranzo libera tra le 14 e le 16.

Sono le novità principali della versione definitiva del nuovo piano industriale approvato ieri dal consiglio di amministrazione dell’Amat, dopo mesi di braccio di ferro con il Comune. Il documento che illustra la strategia per il prossimi tre anni della società del trasporto pubblico, è l’atto fondamentale per il nuovo contratto di servizio che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Il punto centrale del piano è dismettere i servizi in perdita come car e bike sharing e la rimozione delle auto, che hanno registrato disavanzi da 600mila euro l’anno, per concentrarsi esclusivamente sul trasporto. E per questo l’Amat predisporrà entro marzo dei bandi per affidare la gestione ai privati.

Sui parcheggi e la Ztl, dopo trattative con il Comune, è stato deciso di lasciarli nella disponibilità della società pubblica, ma nel piano è contemplata l’ipotesi di esternalizzare tutte o alcune attività. Per esempio l’Amat affiderà ai privati la manutenzione della segnaletica per le strade primarie e di scorrimento.

Dal secondo semestre di quest’anno, 4.500 stalli gratuiti torneranno a pagamento e saranno riorganizzate le tariffe dei parcheggi. In primis non ci sarà più la fascia libera tra le 14 e le 16, ma orario unico a pagamento tra le 8 e le 20 dei giorni feriali. La città sarà suddivisa in zone ( A, B, C, D ed E) e alcune aree avranno tariffe orarie da 1,50 o 2 euro l’ora, altre invece manterranno l’attuale costo di un euro l’ora. Ad esempio la zona D, cioè Mondello, resterà stagionale, ma parcheggiare l’auto costerà 1,50 euro l’ora. Saranno affidati all’Amat e quindi apagamento i parcheggi Giotto, Belgio, Stadio, Di Maria, Francia, Ungheria, Mongibello e Galatea.

Ma una delle novità principali riguarda il costo dei biglietti. Sebbene l’azienda, nel primo semestre del 2024 abbia registrato un incremento dei ricavi di 4,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nel nuovo piano è messa nero su bianco la necessità di aumentare da 1,40 a 1,60 i tagliandi, a meno che la Regione non adegui il contributo chilometrico annuale ai parametri Istat, cioè dia più soldi. Saranno anche dismesse le biglietterie e stipulate le convenzioni per vendere i biglietti in tabacchi e ricevitorie.

Tra le ipotesi del piano, c’è anche l’estensione del servizio bus fuori dai confini della città in alcuni comuni limitrofi. Oltre ad Isola delle Femmine e Monreale, che sono parzialmente serviti, anche Capaci, Torretta, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Villabate, Misilmeri e Ficarazzi. Un’altra novità è l’ipotesi di istituire un servizio a chiamata con piccole vetture. L’azienda studia anche una serie di formule di abbonamento a tariffe scontate per gli under 27, per chi si sposta per lavoro e anche una tourist card.

Adesso il piano industriale tornerà alla giunta comunale e poi dovrà passare per il voto del Consiglio comunale e per un’ultima ratifica di nuovo al cda dell’Amat.

Fonte: Repubblica