Il Comune di Palermo, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, rispettivamente società capofila del Polo Infrastrutture e del Polo Urbano del Gruppo FS, hanno sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa finalizzato al potenziamento infrastrutturale, del sistema di scambio intermodale e alla rigenerazione urbana delle aree ferroviarie presenti nel capoluogo siciliano.

Nel concreto il protocollo agisce sulle aree ferroviarie dismesse e di futura dismissione che rappresentano importanti occasioni di interventi di rigenerazione urbana siti nel territorio comunale, tra cui:

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla dichiara:  «Ringrazio gli uffici della Mobilità sostenibile, la mia consulente per la mobilità, la professoressa Clara Celauro, e i referenti tecnici di RFI e di Sistemi urbani per aver redatto un protocollo di cruciale importanza per la città, che sancisce il partenariato strategico tra il Comune e il gruppo FS nei vari campi di comune interesse, superando la fase in cui le infrastrutture ferroviarie agiscono sul territorio comunale senza adeguata concertazione e mitigazione degli impatti e senza prendersi cura anche degli spazi superficiali e limitrofi alle stazioni. Così, invece, ogni stazione del passante e dell’anello ferroviario e le aree ferroviarie dismesse attorno a Notarbartolo e Sampolo potranno restituire alla cittadinanza e ai turisti aree di rigenerazione, parchi, parcheggi e servizi ».

«L’obiettivo generale dell’Amministrazione comunale è che dove si realizzano importanti infrastrutture di trasporto debbano essere contemporaneamente attuati gli interventi di rigenerazione urbana circostanti, in modo che si contribuisca alla qualità della vita urbana e alla riqualificazione dello spazio pubblico», afferma l’assessore alla Mobilità sostenibile e alla Rigenerazione urbana del Comune di Palermo Maurizio Carta, che aggiunge: “È un protocollo importante poiché riconosce la necessità che gli attori della trasformazione urbana agiscano in costante accordo, definiscano preventivamente le azioni e le tempistiche, e non si limitino ad agire nel perimetro delle proprie competenze, ma concorrano secondo il principio di sussidiarietà alla realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa efficiente e sicuro, e alla riqualificazione urbana e paesaggistica delle aree interessate, senza lasciare queste in attesa di successivi, e spesso tardivi, interventi. Anche a Palermo, come consuetudine in altre città, si inaugura una stagione urbanistica dove la matrice di mobilità non è un piano parallelo, ma è una parte strutturale della nuova idea di città e dove i finanziamenti connessi alle infrastrutture concorrano a realizzare anche la città pubblica, agevolando la realizzazione di parchi, ciclovie, luoghi per il tempo liberi, logistica».

fonte: Comune Palermo