La Ztl che non c’è. A Palermo l’area a traffico limitato non riduce il traffico, non migliora la qualità dell’aria e non garantisce all’Amat gli introiti per cui è stata varata otto anni fa. Pagano residenti e commercianti che vivono all’interno e una parte di palermitani, quelli che scelgono di spendere 5 euro di pass giornaliero per poi posteggiare dove vogliono all’interno della Ztl. Il resto degli accessi, circa 2.500 al giorno, è irregolare: un esercito che viola il perimetro anche più volte in 24 ore e che in buona parte non si preoccupa delle sanzioni.
Ad aggravare il bilancio dei primi otto anni di area a traffico limitato ci sono poi i sei varchi spenti su 31 totali. Gli introiti negli ultimi cinque anni oscillano tra i 1,6 e i 2,7 milioni di euro. Ben poca cosa rispetto ai 30 milioni preventivati quando fu istituita. Ieri il cda di Amat ha deliberato il piano industriale da presentare al Comune. Oltre cento pagine che riguardano anche la gestione della Ztl: le verifiche dell’agenzia delle entrate hanno imposto alla partecipata il pagamento dell’iva sui pass e il cda della partecipata chiede al Comune un modo per recuperare questa cifra.
Via Roma, varco dell’Olivella. La mattina di venerdì 18 ottobre con le telecamere accese sono transitati 3.277 veicoli. Il giorno dopo, con i varchi spenti, i transiti sono stati 3.372, meno di cento in più, a dimostrazione che la Ztl a Palermo non riduce il traffico. La situazione non cambia nei fine settimana con la Ztl notturna: sempre venerdì hanno percorso via Roma 1.241 mezzi con i varchi accesi, mentre la sera prima senza telecamere i passaggi sono stati 1.489. Anche in questo caso la riduzione è inferiore al 20 per cento.
Permettere a chiunque di poter entrare a patto che paghi e abbia un’auto che rispetti le norme antinquinamento Euro 3 riduce drasticamente i vantaggi delle Ztl. Il report dei sei parcheggi sul perimetro Ztl ( tribunale, piazza Giulio Cesare, piazza Ungheria, Foro Italico, via Amari e via Spinuzza) conferma la scelta dei palermitani: sui 1.500 posti totali, in media raggiungono il 50 per cento della capienza. Di contro in quattro anni i pass venduti sono passati da 35.531 del 2019 ai 138.540 del 2023.
Nell’ultima settimana ci sono stati una media di 2.500 accessi irregolari al giorno nella Ztl diurna. Venerdì e sabato scorso quella notturna ha una media di 1.400 violazioni. Le strade con più passaggi vietati sono Via Roma, Via Gioeni, Via Volturno/ Piazza Verdi e Corso Dei Mille. «Ci sono residenti che non rinnovano i pass o che non li hanno mai richiesti – dicono dalla polizia municipale – Alcuni circolano con mezzi non assicurati, con fermi amministrativi, senza revisione e non si preoccupano di prendere le multe».
Dopo otto anni ci sono ancora sei varchi Ztl spenti o che non utilizzabili. Rendere inviolabile il perimetro dell’area limitata a Palermo sembra essere una missione impossibile. Nei primi 5 anni, dal 2016 al 2021, erano attive solo 5 telecamere su 31 strade di accesso. Oggi tutti i varchi sono presidiati, ma sei occhi elettronici non proteggono dagli accessi irregolari. Quattro di questi sono a Ballarò dove bucare il perimetro è un gioco da ragazzi. Dei sei varchi due sono spenti e scollegati dalla rete elettrica, mentre gli altri quattro sono operativi ma manca la segnaletica che avvisa se il varco è attivo o meno. « Abbiamo perso decine e decine di ricorsi per questo motivo – confermano dall’avvocatura comunale – A quel punto è stato deciso di non verbalizzare gli accessi irregolari da quei varchi in attesa che vengano installati i cartelli».
In otto anni la qualità dell’aria in centro città non solo non è migliorata, ma per alcuni parametri è persino peggiorata. I valori di polveri sottili ( pm10) della centralina di piazza Castelnuovo di ottobre 2024 raggiungono ( in media) 28,6 microgrammi al metro cubo. Nello stesso periodo del 2016 la concentrazione era 30,75, di poco superiore. Con il biossido di azoto è andata persino peggio. Nel 2016 la concentrazione media era di 63,25 microgrammi al metro cubo e oggi è salita a 76,55.
Palermo non ha nemmeno una centralina per il rilevamento della qualità dell’aria all’interno della Ztl. Quella più vicina è la stazione di piazza Castelnuovo. Da quattro anni tutta la rete di rilevazione è stata trasferita dalla Rap all’Arpa. Nel passaggio la centralina più vicina alla Ztl, quella di piazza Giulio Cesare, è stata dismessa. Tra i progetti del Comune ci sono le nuove centraline, alcune all’interno della zona limitata, ma non ci sono tempi e luoghi già definiti.
fonte: Repubblica