Quattromilacinquecento stalli di strisce blu in più al fianco di quelli già esistenti e soprattutto nella parte Ovest della città e l’idea di affidare a un privato la mansione di vigilare sul pagamento della sosta tariffata. L’Amat ha inviato al Comune la sua versione del piano industriale, propedeutico al nuovo contratto di servizio da rinnovare entro fine anno e uno dei temi caldi, oltre alla gestione della ztl, è quello dei parcheggi. L’azienda partecipata del trasporto pubblico vuole recuperare 4.500 nuovi stalli a sosta libera, che tornerebbero a pagamento.

Un passo indietro rispetto alla rivoluzione di febbraio del 2023. Un anno e mezzo fa la società aveva riorganizzato le zone della sosta tariffata, dividendo la città in tre macro aree e decidendo di “liberare” la metà dei 15mila posti auto a pagamento, che di fatto erano tornati a essere strisce bianche gratuite. La scelta di allora era stata motivata dal contenzioso con il Comune di circa 100 milioni per la tassa sul suolo pubblico che l’azienda avrebbe dovuto versare negli anni al Comune. Queste circostanze rendevano il servizio poco conveniente, soprattutto perché l’evasione del pagamento della sosta tariffata era altissima, in alcune zone vicino al 100%, e l’Amat rischiava di pagare tributi su stalli da cui, di fatto, ricavava pochissimo. Risolto il contenzioso tributario con una transazione, l’Amat vuole riprendersi una buona parte dei posti auto persi. Oggi gli stalli sono 7.200 e l’idea è tornare progressivamente, con un piano triennale a 10-12mila stalli.

L’intenzione dell’azienda è quella di recuperare una parte degli stalli a sosta libera nelle tre zone A, B, C, ma soprattutto creare altre strisce blu nella parte Ovest della città. Ma c’è anche la volontà di riorganizzare le tariffe, eliminando la fascia oraria libera, cioènon a pagamento, tra le 14 e le 16.

Il secondo aspetto delicato riguarda la gestione del controllo della sosta tariffata, che sinora è stato affidato agli ausiliari del traffico. L’Amat vorrebbe affiancare agli ausiliari il personale di società private trovate con gare pubbliche. L’alternativa sarebbe quella di consegnare l’intera gestione dei parcheggi a terzi, che pagherebbero ad Amat un canone annuale.

L’aumento degli stalli, la gestione dei parcheggi e il destino della Ztl sono al centro dell’incontro tra la società di trasporto pubblico e il sindaco Roberto Lagalla, previsto per lunedì. «Incontreremo Amat e stiamo valutando il piano sui parcheggi e la gestione della Zona a traffico limitato — dice l’assessora ai rapporti con l’Amat Brigida Alaimo — per quanto riguarda l’idea di togliere ad Amat i servizi in perdita come car, bike sharing e rimozione delle auto, c’è sintonia anche perché è anche in linea con il piano di risanamento».

Fonte: Repubblica