Un altro tassello faticosamente portato a termine nella tormentata “cura del ferro” per la mobilità palermitana. Tre anni con le trincee che chiudevano viale Lazio, poi più di sei per completare i lavori. Ieri, dopo quasi dieci anni, la fermata Libertà dell’anello ferroviario ha aperto i battenti

L’anello, così, va lentamente avanti con altri ritardi, come lo slittamento da giugno a settembre 2025 dell’apertura della tratta da Giachery a piazza Castelnuovo e delle stazioni Porto e Politeama.

Anche sui tempi di chiusura dell’anello con la costruzione del tratto da Politeama a Notarbartolo e la fermata Turrisi Colonna, prevista per metà del 2028 i tempi sembrano allungarsi. «Consegneremo i lavori all’inizio del 2025 previsti quattro anni di lavori».

Bene che vada, visto che la metà del percorso è in galleria e sarà utilizzata la “talpa”, se ne parlerà alla fine del 2028 con l’apertura al traffico nel 2029.

Ma al momento con due “ strozzature” a binario unico che saranno eliminati solo fra almeno due anni. Secondo le previsioni di Rfi l’ultima fermata del passante ferroviario, tra viale Lazio e viale delle Alpi, sarà completata nella seconda meta del 2027.

Da programma la fermata Papireto sarà, poi, completata nel secondo sempre del 2026. Infine c’è il giallo della stazione di Maredolce nella zona di Brancaccio. Sulla carta figura tra le fermate completate, ma non è mai stata aperta al traffico passeggeri, nonostante le rassicurazioni della Regione.

Fonte: Repubblica