Secondo gli ultimi dati dell’Arpa rielaborati da Legambiente, per rispettare la direttiva europea del 2030, Palermo dovrà ridurre le emissioni di polveri sottili ( PM10) del 33% e dimezzare quelle di biossido di azoto (NO2).«Entro cinque anni o anche prima puntiamo ad abbattere il traffico veicolare del 20% — dice l’assessore alla Mobilità sostenibile Maurizio Carta — per farlo bisogna completare le piste ciclabili e fare manutenzione di quelle esistenti e ampliare la rete dell’anello ferroviarioe del tram».
A Palermo oggi circolano 396mila auto e 130mila moto per una città da 630mila abitanti. La concentrazione media di auto supera le 6.500 vetture per chilometro quadrato, la quarta più alta d’Italia. E le auto sono spesso vecchie, con l’indice di potenziale inquinante calcolato dall’Istat che colloca Palermo al quinto posto tra le città italiane.
Sul fronte delle piste ciclabili, a gennaio del 2023, il Comune ha presentato un piano per realizzare con fondi del Pnrr due grandi tratte tra 28 chilometri entro il 2026. Due anni dopo siamo a circa un terzo dell’opera. A fine marzo si concluderanno i lavori da 2,5 milioni del primo lotto di 10 chilometri, che collega la stazione centrale con le stazioni metropolitane “ Vespri” e “ Guadagna”, i poli universitari di viale delle Scienze e gliospedali Civico e Policlinico. Il cantiere è iniziato a dicembre del 2023, ma ha avuto un percorso travagliato per il confronto con le circoscrizioni, che ha portato a modifiche del progetto. Ma avrà un ruolo più importante il secondo lotto che il Comune vuole completare entro la fine dell’anno, per il quale si sta concludendo la fase di progettazione.
Si tratta di 18 chilometri di ciclovie, divise in tre tratte: la prima dal porto alla Zisa, passando dal teatro Massimo, il tribunale, la cattedrale e i Cantieri culturali; la seconda collega via Sciuti alla stazione Notarbartolo e questo stesso snodo ferroviario con la pista già esistente Villafranca- Praga, per la quale c’è un milione di euro destinato alla manutenzione; la terza tratta dalla cattedrale passerà da piazza Indipendenza e percorrerà corso Calatafimi e via Pitrè sino all’aeroporto di Boccadifalco.
Un’altra ciclovia sarà realizzata in via Roma con lavori da un milione e mezzo di euro. «I lavori partiranno a marzo — dice l’assessore Carta — oltre alla ciclovia sarà sistemata la carreggiata e si interverrà sui punti di attraversamento pedonali per renderli più visibili e sicuri. L’asse non diventerà una zona a 30 chilometri orari, ma inevitabilmente sarà a scorrimento lento. Per la nuova pista ciclabile della zona del Policlinico, a breve, sarà inaugurata la nuova piazza Durante, con aree verdi e un parco giochi per i bambini al posto della rotonda accanto all’ospedale».
A questo si aggiunge un bando da 150mila euro di fondi del ministero delle Sport per la promozione della mobilità ciclabile: « Con la Consulta delle biciclette — aggiunge Carta — abbiamo partecipato a un bando per promuovere la mobilità sostenibile che prevede tra le altre cose incentivi per l’acquisto di bici».
L’altro punto centrale per potenziare la mobilità sostenibile è il tram. Tra un paio di mesi dovrebbero partire i lavori per la tratta C, che dalla stazione raggiunge il polo universitario di viale delle Scienze e si ricongiunge alla tranvia di corso Calatafimi. Dopo toccherà alla linea B, che dalla stazione Notarbartolo raggiungerà piazza Giachery.
Il 2025 sarà anche l’anno dei due snodi dell’anello ferroviario. Entro metà anno, da cronoprogramma, sarà inaugurata la stazione del Politeama ed entro fine anno anche quella del porto.
fonte: Repubblica