L’obiettivo è quello di ricucire l’intero percorso delle ciclabili cittadine: a Prato sono in agenda diversi interventi dal valore di milioni di euro per migliorare la mobilità sostenibile, insieme allo sviluppo di ulteriori 60 km di rete ciclabile aggiuntivi rispetto alla rete attuale.

Prato Ricucire, con trama e ordito, il complesso sistema viario della città anche nelle intersezioni stradali e nei punti dove ancora mancano percorsi ciclabili. È il tempo delle ciclovie e per questo l’amministrazione comunale, dopo un bando a evidenza pubblica, ha dato incarico, lo scorso 6 ottobre per un costo complessivo di 22.485 euro, all’architetto Emanuele Barili di avviare la progettazione di fattibilità dei percorsi e delle passerelle ciclabili dove mancano e dove sono da collegare a quelle esistenti.

Il Piano urbano della mobilità sostenibile, chiamato in sigla Pums, vuole mettere mano a quelle parti che ancora mancano da mettere assieme, così come lo sviluppo di ulteriori 60 km di rete ciclabile aggiuntivi rispetto alla rete attuale con una stretta integrazione tra rete ciclabile e ambiti di regolazione degli accessi alle auto (quali Ap e Ztl) e aree di moderazione della velocità, le cosiddette aree a velocità30 chilometri orari

. Il nuovo incarico di lavoro è diretto in modo particolare a disegnare uno studio di fattibilità delle passerelle che attraversano il fiume Bisenzio per collegare la rete ciclabile delle varie parti di Prato. Le due ruote vanno avanti a tutta forza. Tanto che una delle opere più importanti sarà nei prossimi mesi quella dell’ultimazione della pista ciclabile di via Galcianese che unirà il centro della città all’ospedale Santo Stefano, e che potrà permettere a molte persone di viaggiare sulla ciclabile fino alla parte Ovest di Prato.

Buona parte della rete ciclabile urbana di Prato è cofinanziata dal Pnrr, e quindi, dovrà essere ultimata e rendicontata entro il 2026. Un’altra parte è, invece, finanziata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Se solo quasi cinque anni fa, nel 2019, in Toscana si contavano circa 400 chilometri di piste ciclabili, adesso i percorsi e le misure sembrano essere lievitate.

Solo a Prato, quando buona parte del Pums sulle ciclovie sarà terminato, si arriverà ad avere oltre 120 chilometri di piste ciclabili nel perimetro comunale. Un dato, quest’ultimo, che mette in risalto l’attenzione data dall’amministrazione comunale a realizzare e soddisfare i bisogni dei cittadini che intendono muoversi ogni giorno usando mezzi alternativi alle auto e al consumo di idrocarburi. Gli interventi pratesi sulle ciclovie snocciolano numeri importanti, come i 9 milioni e 800 mila euro, e altri 6 milioni di euro dal credito sportivo, messi a disposizione per completare altri 60 chilometri di strade dove far transitare solo le biciclette.

«Forse già prima delle elezioni del 2024 potremmo aver raggiunto numeri ancora migliori sulla reali7Jazione dei chilometri di piste ciclabili. Alla conclusione di tutti i lavori impegnati, avremo una rete di 130-140 chilometri di ciclovie solo su Prato», spiega l’assessora alla mobilità Flora Leoni. E non è certo poco.

Mentre vanno avanti gli espropri sulle aree pubbliche, sulle quali passeranno in futuro le due ruote. C’è da scommettere che con gli anni, data l’alta densità di auto in città e provincia, le piste cilclabili e l’uso delle biciclette, nonché delle elettrobike, salirà in modo considerevole.

fonte: Il Tirreno Prato

Prato – 17.10.2023 – I progetti del comune per la mobilità ciclabile ed elettrica