Tramvia Firenze – Prato, la giunta pratese e quella di Campi Bisenzio (FI) approvano la documentazione progettuale relativa al primo tratto dell’opera, con il progetto che dovrà adesso passare al vaglio della Regione per poi tentare di rientrare fra i progetti finanziati dal Ministero delle Infrastrutture.

L’idea è quella di suddividere l’opera in due lotti, da Prato a Firenze con Campi Bisenzio come “punto intermedio”. E l’attenzione va intanto al primo lotto, con sviluppo dalla stazione di Prato Centrale a Campi Bisenzio (con tutta probabilità Villa Montalvo) mentre il secondo proseguirà verso Firenze.

Stando a quanto si legge nella delibera, è intanto stato individuato il collegamento Prato – Campi come quello da valutare ai fini della candidatura all’avviso del Ministero, “dando indicazione di procedere con la prosecuzione degli studi anche al fine di prevedere gli approfondimenti ingegneristici nei tempi strettamente necessari per la partecipazione all’avviso ministeriale”. Uno “step” che arriva a poco più di un mese da quello compiuto dalla giunta regionale, che lo scorso novembre aveva approvato la proposta del Bilancio di Previsione 2025-2027 con lo stanziamento di 9,5 milioni di euro per dare copertura alle spese per la progettazione di fattibilità tecnico economica del collegamento tranviario tra Prato e Campi Bisenzio.

I tecnici del Comune di Prato starebbero valutando un percorso basato ove possibile sulle corsie dei bus, della lunghezza di circa 7 km: dalla stazione di Prato Centrale, il tracciato andrebbe verso via di Tacca, via Ferrucci, viale della Repubblica e via Berlinguer, per poi procedere verso Campi. Una dozzina circa le fermate ipotizzate sul territorio pratese, con il tram che dovrebbe passare ogni cinque minuti.

Un’operazione da centinaia di milioni di euro, per un percorso che dovrebbe idealmente connettersi alla futura “linea 4”, ossia quella che dalla Leopolda dovrà portare al centro di Campi Bisenzio. Un’opera dai costi non indifferenti ed è per questo che la Regione Toscana è intenzionata a tentare di intercettare finanziamenti ministeriali.