A Roma cresce la preoccupazione per il futuro della tramvia Termini-Vaticano-Aurelio (Tva), considerata un’infrastruttura strategica per la mobilità del centro ma ancora priva di un progetto definitivo e di un cronoprogramma certo.

Il Municipio I ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la presidente e la giunta a sollecitare Campidoglio, Commissario straordinario e Dipartimento Mobilità a chiarire tempi e percorso dell’opera, interamente finanziata con fondi Pnrr e statali per oltre 138 milioni di euro.

Nonostante l’affidamento della progettazione (maggio 2024) e l’accordo con Acea Ato 2 per lo spostamento dei sottoservizi (luglio 2024), i consiglieri denunciano la mancanza di un piano aggiornato, con il rischio di perdere i finanziamenti se i lavori non verranno completati entro il 2026.

La consigliera Maurizia Cicconi (Azione) sottolinea che la Tva sarebbe una tramvia moderna, silenziosa e con sede esclusiva, capace di ridurre il traffico di autobus e rilanciare via Nazionale.

Anche il consigliere Stefano Tozzi (Fratelli d’Italia) chiede di accelerare i tempi per offrire un’alternativa concreta al mezzo privato.

Intanto, tra i commercianti di via Nazionale prevale la divisione: alcuni temono ricadute negative per le attività e la logistica, altri vedono nell’opera un’occasione di rilancio urbano e aumento dei flussi pedonali, purché accompagnata da misure compensative durante i cantieri.

fonte: Corriere.it