Il 18,4% di mezzi privati in meno di giovedì, l’ 11,5% il venerdì e l’ 8,5 il lunedì. Sono i primi effetti dell’accordo sullo smart working firmato a metà ottobre tra Cgil, Cisl, Uil, Unindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigiano, LegaCoop, Cna, Confcooperative, Agci, Abi, il sindaco ( e commissario per il Giubileo) Roberto Gualtieri, la Regione e la Città metropolitana.

Una misura pensata per migliorare le criticità legate al traffico nel territorio almeno fino all’avvio dell’Anno Santo, quando si concluderanno tutti i principali cantieri e le manutenzioni delle linee del trasporto pubblico. « Roma è in un momento cruciale per la sua trasformazione e questo accordo per ampliare lo smart working contribuirà al miglioramento della mobilità e al decongestionamento del traffico in un periodo decisivo » , aveva commentato Gualtieri, che due settimane fa ha anche inviato una lettera alle amministrazioni centrali e agli enti pubblici con sede a Roma — come Inps, Inail, Agenzia delle entrate — invitandole a potenziare il lavoro da casa per i dipendenti. Una platea aggiuntiva di circa 40 mila persone.

Gli effetti, come detto, si iniziano a vedere. Secondo i dati raccolti da Roma servizi per la mobilità, a novembre ha circolato per le strade della Capitale il 10,6% di mezzi in meno, che per una città dove i mezzi privati — tra macchine e veicoli a due ruote — sono 930 ogni mille abitanti non è poco.

I giorni in cui lo smart working incide maggiormente, alleggerendo il traffico e di fatto “svuotando” la città, è il giovedì: confrontando i dati di ottobre con quelli di novembre, ha circolato il 18,4% in meno di vetture. Più di 15 mila mezzi privati in meno, da 83.722 a 68.340. Segue il venerdì con il meno 11,5% e poi il lunedì, – 8,5%. Martedì e mercoledì sono invece i giorni in cui i dipendenti del settore pubblico e privato lavorano per lo più dal proprio ufficio: la variazione è stata rispettivamente del -4,4% e del -5,8%.

L’accordo, si diceva, è rivolto alle attività con sede nell’area metropolitana di Roma almeno fino all’avvio del Giubileo, ma incentivare lo smart working è nei piani del Campidoglio: « Riduce la congestione, l’inquinamento e aiuta la costruzione della “ Città dei 15 minuti”, consentendo anche la riscoperta dei negozi e dei servizi di vicinato » , spiega Eugenio Patanè, assessore ai Trasporti.

fonte: Repubblica